Juventus, Conte: normale essere i favoriti, domani affrontiamo ottima squadra e sul razzismo dico che…


JUVENTUS CONTE – La Juve è pronta ai nastri di partenza di questo campionato, da domani si fa sul serio contro la Sampdoria ma un antipasto Conte l’ha già fatto assaporare agli avversari in occasione della Supercoppa contro la Lazio. “Io penso che in questo periodo sarei molto preoccupato se la squadra stesse bene fisicamente, perché significherebbe comunque che non si è lavorato tanto – ha detto il tecnico pugliese in conferenza stampa – e si è pensato a partire forte in campionato e in Supercoppa. Questa è una fase della stagione in cui tutte quante le squadre da un punto di vista fisico non possono stare al 100% ed è inevitabile che nella partita di Supercoppa sia pesato il fatto di schierare dieci undicesimi della formazione dell’anno scorso, quindi con un’organizzazione, con conoscenze tattiche già abbastanza radicate nella squadra. Questo sicuramente può aver dato una mano, unita poi alla voglia e alla determinazione da parte dei calciatori che nel primo trofeo stagionale hanno avuto la voglia di metterlo in bacheca, di portarlo a casa e così è stato”. Conte affronta anche il tema razzismo: “Io penso che, al di là del discorso del razzismo, qualsiasi episodio violento, qualsiasi atto di grave intolleranza da parte del tifoso… secondo me è tutto il movimento che si deve ribellare. Come? Iniziando a non dare spazio a chi fa questi atti, a quei pochi imbecilli che magari prendono ed espongono in curva striscioni offensivi nei confronti della memoria di persone che adesso non ci sono più, offendendo la storia e le persone. Sarebbe anche il caso che per primi, voi, a livello di comunicazione, sia a livello di scritto che televisivo, non deste importanza, non faceste vedere questi atti indegni, vili e violenti. Facendo così, date solamente importanza a queste persone che sono anche orgogliose di essere riprese dalla televisione e che si parli di loro. Tutto il movimento si deve ribellare. Ci sono cori razzisti? Bene, si chiude la curva, di qualsiasi squadra. Non si parla in televisione, si chiude la curva: la si chiude la prima volta, la seconda, la terza e alla quarta penso che ci penseranno 5-6 volte prima di fischiare, di fare cori razzisti. E non parlo di curva della Lazio, della Juventus, dell’Inter… di tutte le curve. Secondo me c’è poca educazione. Si parla tanto però nessuno fa niente, perché alla fine nessuno vuole cambiare niente, questa è la verità. Cosa penso delle parole di Tosi? Quelle sono parole del sindaco di Verona, dobbiamo ancora iniziare il campionato e ci stiamo già armando. Quindi stiamo sereni tutti quanti, come movimento, quando parlo di tutti, mi riferisco a tutti, compresi anche voi, perché voi siete un elemento molto importante nell’ambito sportivo, perché trasferiti messaggi sia positivi che negativi, i vostri messaggi vengono spesso interpretati da parte dei tifosi. Noi con i comportamenti, i calciatori con i comportamenti, cerchiamo di essere più bravi e cercare di ridurre tutto ad una partita di calcio che è sport, una cosa che secondo me in Italia si sta iniziando. L’ultima cosa è: ‘ma che han fatto alla partita?’ L’ultima cosa che si chiede è il risultato della partita. La cosa più importante è pensare alla partita, non ad altre cose o fesserie, soprattutto se sono cose violente che non fanno altro che distruggere un bellissimo sport”. I bianconeri, reduci da due scudetti consecutivi, partono con i favori del pronostico. Il tecnico non sente la pressione: “La Juventus non si può sottrarre al ruolo di favorita, l’avevamo anche l’anno scorso perché avevamo lo Scudetto sulla maglia. L’anno scorso siamo partiti con i favori del pronostico e siamo stati bravi poi a dimostrare sul campo di essere i più forti. Quest’anno è giusto che partiamo con i favori del pronostico – riporta TuttoJuve.com – perché veniamo da due Scudetti consecutivi, quindi è giusto tenerci questo appellativo di favorita. Però dico anche che la favorita poi non sempre vince: vince chi dimostra in campo di essere la più forte. Noi due anni fa, al mio primo anno alla Juventus, non eravamo certamente favoriti: ci era stato criticato il mercato, ci era stato bocciato tutto, venivamo da due settimi posti, ma poi in campo abbiamo dimostrato che nonostante le favorite fossero altre, diverse squadre, alla fine ha vinto la Juventus. Noi dovremo essere bravi quest’anno, visto che come l’anno scorso ci indicano come la favorita, a dimostrare anche sul campo di essere i più forti, perché alla fine quello che conta è il campo, quello che si dimostra con i fatti, non con le chiacchiere, con i pronostici o con le griglie di partenza. Sono discorsi molto facili da fare. Capisco anche che bisogna farli, perché bisogna dare qualcosa da leggere. Ma io penso che quest’anno sarà molto dura, molto difficile, avremo diverse concorrenti che si sono attrezzate in maniera imponente, spendendo anche quest’anno molto di più rispetto alla Juventus. Perché non dimentichiamo che – questo è il mio terzo anno – per tre anni consecutivi diverse squadre hanno speso sempre di più rispetto alla Juventus. E anche quest’anno ci troveremo con tante squadre che spenderanno più della Juventus, eppure dicono che il distacco aumentato. Quel giorno che avremo a disposizione un budget importante, che succederà? Darete alla Juventus direttamente la Coppa Intercontinentale? E’ una domanda che mi faccio. Altre squadre hanno speso molto di più rispetto alla Juventus e il distacco è aumentato: di solito uno spende per rinforzarsi, se si spende di più bisogna rinforzarsi per diminuire il distacco, invece, voi mi dite che il distacco è aumentato. Qualcuno poi alla fine mi spiegherà questa equazione, perché ho difficoltà a capirla”. La corsa al tricolore parte ora, i blucerchiati sono il primo ostacolo da affrontare: “L’anno scorso contro la Sampdoria abbiamo perso all’andata e al ritorno e mi auguro che ci sia sempre una prima volta domani. Affrontiamo un’ottima squadra, composta da elementi giovani; alla guida c’è un allenatore molto preparato come Delio Rossi che considero un maestro, perché è un allenatore molto molto preparato, un allenatore di campo, poca visibilità ma tanti fatti. Quindi sarà una partita tatticamente molto difficile, troveremo delle difficoltà, però stiamo lavorando sulle difficoltà che troveremo. E’ inevitabile che preme a tutti partire nel migliore dei modi, anche perché è da tantissimo tempo che siamo in testa alla classifica e l’unico modo per continuare in testa alla classifica è quello di vincere, di ottenere i tre punti. Ma sappiamo che sarà molto difficile perché affrontiamo una squadra che è già rodata, ha un impianto di gioco ben collaudato, che avrò entusiasmo, ci sarà uno stadio pieno, ma confido nei ragazzi, nella voglia di continuare a rimanere in testa alla classifica”.

 

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