Juventus, Chiellini: “Torno in campo dopo la sosta, mi piacerebbe chiudere la carriera in bianconero”

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JUVENTUS CHIELLINI – Una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Tuttosport dove si è raccontato senza timore parlando di presente, passato e futuro. Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, vista la sosta per il campionato, si è dedicato ad una lunga ed interessante chiacchierata. Ecco le sue parole: “Come sto? Bene, bene. Mi sto riprendendo. Salvo imprevisti, dovrei essere pronto dopo la sosta. Pronto per tornare a casa, a Livorno. Ora avversari meno forti? Vedremo. Ci spettano tre trasferte contro squadre che hanno bisogno di punti e che quando giocano contro di noi in casa danno il 110 per cento. Molto dipenderà dall’approccio che avremo. La proposta di accogliere i bambini nelle curve chiuse? Lo speriamo vivamente! Uno stadio pieno di bambini sarebbe una risposta matura a una situazione spiacevole per tutti. Ora, senza stare a giudicare perché non mi compete, sennò si rischierebbe davvero di andare in un campo minato e starci fino a domani… Ma sarebbe una risposta veramente importante. Se penso a un futuro “alla Leonardo”, tra panchina e scrivania? Non lo so, sinceramente non riesco ancora a vedermi fuori dal campo. Sicuramente mi piacerebbe restare nel mondo del calcio: è la mia vita, la mia passione da quando sono bambino. Vivo 24 ore al giorno il calcio, faccio penare anche la mia ragazza perché sono il primo ad arrivare al centro sportivo e l’ultimo ad andare via. Lo vivo davvero a 360 gradi. Però per un domani non lo so. Allenare è bello, ma la vita dell’allenatore forse non è così idilliaca. Se parlate con il mister o meglio ancora con la moglie del mister e la sua famiglia… Questo mestiere condiziona anche gli altri. Lui ha vissuto una vita come la mia: già a 15 anni ritiri, viaggi, trasferte. Quando s’è fermato? Mai, forse neanche per fare il corso e prendere il patentino. La cosa certa, per ora, è che sto dando tanto per questa società e ho ricevuto tantissimo: se riuscissi a giocare ancora i miei anni qui mi piacerebbe, perché sento la Juventus come una maglia, una famiglia, una seconda pelle. Però so anche che nel calcio non si può mai dire niente, cerco di non fare progetti troppo a lungo termine. “Io ho vissuto entrambi gli “anni bui” dei settimi posti, che sono stati molto peggio di Calciopoli e della B. Risollevarsi subito e vincere il campionato da imbattuti rimarrà sempre nella storia della Juve, qualcosa di unico e speciale. Ora la sfida è ancora più difficile: vincere tre scudetti di fila, dal dopoguerra in poi nessuna Juve c’è riuscita. La nostra è la Juventus più forte degli ultimi anni, dell’era Conte diciamo: abbiamo alzato il livello con gli acquisti e con la crescita personale e di squadra. Ora dobbiamo dimostrare sul campo questa crescita”.

La redazione di Calciomercatonews.com

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