Bayern, Guardiola: ‘Barcellona? Ho lasciato perché non riuscivo più a motivare i giocatori’

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GUARDIOLA BARCELLONA – L’allenatore del Bayern Monaco Pep Guardiola ha così parlato al sito spagnolo Autopista della scelta di lasciare il Barcellona per approdare al club bavarese: “Il calcio non è come andare al centro commerciale e comprare la vittoria che ti piace di più. Al Barcellona abbiamo trascorso anni eccezionali. Sono state le stagioni più vincenti della storia del club. Ci sono, però, stati anche momenti di grande tristezza. Parlo del 2012 quando cademmo in semifinale di Champions contro il Chelsea. Eravamo molto più forti dei nostri avversari ma la sfortuna ci perseguitò. Quella sconfitta mi bruciò tantissimo. E’ stato in quel momento che capii di non poter riprendere di nuovo in mano la mia squadra. Quando un allenatore realizza di non riuscire più a motivare i suoi giocatori, allora è giusto lasciare il club e andare altrove. Per guidare una squadra servono tonnellate di energia e io avevo bisogno di ricaricare le batterie. Venivo da stagioni incredibili con 14 trofei conquistati in soli quattro anni. Quando arrivi a certi livelli diventa complicato vincere ancora. Quando ho scelto il Bayern? Subito. E’ bastata una chiacchierata in un VIP Lounge con Karl-Heinz Rummenigge e Uli Hoeness. Abbiamo parlato del mio futuro davanti ad un caffè e alla fine ho accettato. Gestire le stelle di una squadra non è facile perchè tutti vogliono giocare. Il problema è che in campo ne posso mettere undici alla volta. Chi resta in panchina non è felice. E poi c’è la pressione della stampa e dei tifosi che sponsorizzano alcuni giocatori. Mi ricordo che al Barcellona una volta lasciai in panchina Messi: scoppiò un putiferio”.

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La redazione di calciomercatonews.com

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