Milan, Inzaghi mette in mostra i giovani: da Modic a Mastour ecco i (possibili) campioni di domani

milan inzaghi

MILAN INZAGHI – Il Milan è uscito vincitore nell’amichevole contro il Renate per 2-0. Nella prima partita ufficiale di Inzaghi alla guida dei rossoneri, al di là del risultato e di un gioco ancora da affinare, si sono messi in evidenza dei promettenti giovani alcuni dei quali – azzardiamo – potrebbero essere molto utili nel corso dell’anno. Il calciomercato milanista fin qui ha portato a Milanello soltanto tre acquisti a parametro zero (Agazzi, Alex e Menez) più il sofferto riscatto di Rami. La sensazione è che la società metta mano al portafoglio per almeno un altro innesto di qualità.

 

DA MODIC A MASTOUR: ECCO ALCUNI GIOVANI INTERESSANTI

Intanto però perché non monitorare il lavoro dei baby rossoneri che tanto bene hanno fatto nell’ultimo torneo di Viareggio proprio sotto l’ala protettrice di Superpippo? Ad esempio l’infortunio di Montolivo fa accendere un campanello d’allarme per quanto concerne il delicato ruolo di regista/playmaker in una zona nevralgica del rettangolo verde: chi sostituirà il capitano? Un nome, e per giunta gratis, potrebbe essere quello di Modic, talentuoso classe ’96 autore di una discreta prestazione nella citata sfida contro il Renate. Il bosniaco, subentrato al posto di Piccinocchi (un altro da tenere sotto osservazione) si è posizionato in mezzo alla mediana distribuendo palloni con una naturalezza singolare per uno della sua età. Con Cristante in fase di recupero, il Milan dovrebbe essere coperto in quanto al ruolo di regista. Altri elementi di spicco non mancano di certo: in porta si parla un gran bene di Gori (rimasto in panchina nell’amichevole di Solbiate Arno) mentre in difesa non demerita Simic. Tra gli altri hanno collezionato minuti importanti anche Mastalli, Di Molfetta, Benedicic e Mastour. Vale la pena spendere un paio di parole su quest’ultimo. Il ragazzo è fin troppo conosciuto visto che la sua classe non poteva certo passare inosservata agli occhi degli addetti al lavoro. L’unico problema può essere l’elevata sovraesposizione mediatica: il talento c’è ma l’esperienza dovrà arrivare in modo molto graduale.

Giuliani Federico – www.calciomercatonews.com

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