Conclusasi la finestra estiva del calciomercato, è tempo di tracciare i primi bilanci: come hanno lavorato quest’estate le società italiane? Un dato è chiaro ed è davanti a tutti: rispetto allo scorso anno, il mercato è andato molto male. Sia in entrata che in uscita infatti, a causa della profonda crisi che il nostro calcio vive, comparando i dati delle ultime due finestre di mercato estive, sono stati investiti e si sono incassati molto meno soldi. Colpa sicuramente di un movimento che non riesce più a puntare sul talento, a vendere spettacolo ed a trasmettere emozioni come negli scorsi anni. E i dati che vi proponiamo, non sono che lo specchio di quello che sta accadendo.
Vi presentiamo la Top 5 dei migliori acquisti e delle migliori cessioni di questa sessione appena terminata. Pochi investimenti, tutti sotto il tetto dei 25 milioni di euro per elemento, con un solo calciatore, Juan Iturbe, che da solo, grazie alle due operazioni che lo hanno visto coinvolto, riesce a smuovere quasi la metà dei soldi investiti nelle prime 5 posizioni di questa classifica. Male anche le cessioni: le uniche due luci sono portate da Benatia e Balotelli e sebbene questo possa essere analizzato come un dato positivo, vista l’assenza di top player del calibro di Vidal, Pogba o Cuadrado rimasti infine in Serie A, va comunque valutato nel quadro di una mancanza di richiesta di talenti del nostro campionato da parte delle altre leghe.
Tutta altra situazione quella legata alla scorsa finestra di calciomercato. Guardando infatti le migliori cessioni ed i migliori acquisti di soli 12 mesi fa si nota infatti come in un anno il nostro campionato si sia svalutato in maniera esorbitante. Presente un acquisto in entrata da oltre 30 milioni, rappresentato da Gonzalo Higuain, seguito da colpi del calibro di Cuadrado, Strootman, Gomez e Benatia. Nella parte della classifica non visibile in grafica, spiccano anche gli arrivi di Mertens e Callejon, altri due calciatori arrivati nell’estate 2013. Tutto ciò corredato da una serie di cessioni, quasi tutte oltre i 25 milioni, che hanno fatto senza dubbio rifiorire le casse dei club italiani, mostrando come soltanto 2 stagioni fa, il calcio espresso in Italia fosse di caratura superiore rispetto a quella di questi mesi.
E’ palese che i dati appena presentati possano essere interpretati in molteplici maniere ed analizzati da diverse prospettive ma certamente dimostrano come, nel giro di 52 settimane, la Serie A sia crollata ancora più in basso…
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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