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Calciomercato Roma, parla Sabatini: ‘Strootman? Sarà il nostro grande acquisto di gennaio. E su Maicon e Benatia…’

 

 

Walter Sabatini, il mago del mercato della Roma, parla in conferenza stampa affrontando gli argomenti più spinosi che riguardano la società giallorossa. Protagonista assoluta durante la campagna acquisti estiva, il ds romanista sta già lavorando in vista del mercato invernale anche se Sabatini è convinto che il grande colpo di gennaio, la Roma lo abbia già in casa e sia il pieno recupero di Kevin Strootman: “Kevin sarà il nostro grandissimo acquisto. E’ un giocatore straordinario. Il mercato su di lui non lo facciamo noi ma la stampa. Il nostro desiderio forte e motivato è quello di trattenere il nostro giocatore, uno dei nostri punti di forza. Lui ha dato una svolta alla Roma nella scorsa stagione. Sono riverberi di stampa anglosassone”.

SABATINI E IL MERCATO

Sabatini e la costruzione di una squadra competitiva: “Non sono mai sereno, nè soddisfatto. Sono però sicuro che questo è un gruppo forte e competitivo. Non sono mai totalmente tranquillo, per fortuna. Questo mi permette di ficcare il naso nelle faccende altrui”.

Il direttore sportivo della Roma commenta anche le voci di mercato sul centrocampista del Psg, Adrien Rabiot: “Rabiot è un ragazzo eccezionale che ha bruciato le tappe e giocato in una squadra di fenomeni. Non possiamo non seguirlo. Ci piace moltissimo e lo tratteremo senza aspettare il parametro zero. Vorremmo fare come Sanabria che lo abbiamo preso in accordo col Barcellona. Se lo prenderemo sarà in sintonia con il Psg. Su Rabiot ci sono moltissime società, quindi sarà dura prenderlo”.

Sabatini e la polemica con Benatia: “Benatia? Indugerei poco sull’argomento visto che ha già detto tutto il presidente. Il Bayern Monaco ci ha anche fatto sapere di non voler più alzare polveroni sul tema e io sono d’accordo. Benatia alcune cose ha cercato di farle bene, poi è scivolato. Quando io l’ho cercato nel maggio della scorsa stagione lui aveva un’offerta molto superiore alla nostra ma ha scelto noi rinunciando a dei soldi. A gennaio ha ricevuto sollecitazioni esterne ed è venuto da noi chiedendo delle condizioni migliori per restare. La mia risposta non è stata positiva però gli avevo detto che gli avrei adeguato il contratto ridandogli i soldi che avrebbe preso nell’altro club che a giugno aveva rifiutato. A maggio io dissi che il prezzo di Benatia era di 61 milioni. Mi riferivo al giocatore che a Roma aveva dato cose eccezionali. Nel frattempo a 28+4 abbiamo venduto un giocatore che non aveva più voglia e determinazione per restare”.

Sabatini chiarisce anche il caso Maicon: “Faccio un preambolo su Maicon. Lui per venire nella Roma ha lasciato tantissimi soldi al Manchester City. Per questo lo rispettiamo e quando leggo che lui fa il furbetto, rabbrividisco. Per noi è fondamentale. Maicon si allena, soffre e fa allenamento come pochi. Tutti noi abbiamo tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Vale anche per lui. Lo scorso anno giocò anche con delle infiltrazioni, quindi criticarlo è assurdo. In Brasile ha giocato e ha dimostrato di stare bene”.

La costruzione di una grande Roma da consegnare a Garcia: “Garcia è felice del mercato che abbiamo fatto. Siamo competitivi e siamo riusciti a raggiungere tantissimi dei nostri obiettivi e a dare scelte almeno doppie per ogni reparto al tecnico. Siamo una grande squadra e lo abbiamo dimostrato contro la Fiorentina. Andiamo avanti con grande fiducia”.

La cessione di Dodò: “Lamela e Dodò, i miei due pallini, sono stati ceduti? Questa è una domanda molto difficile per me. A volte sono costretto a fare delle scelte che mi addolorano e mi fanno soffrire. Sono entrambi calciatori fortissimi, come anche Marquinhos. Sono state scelte obbligate e non richieste dall’allenatore. Dodò è stato venduto perchè qui non avrebbe potuto crescere. Io l’ho sempre apprezzato ma ho dovuto tener presente l’ambiente che lo criticava sempre. Spero che lì possa prendere qualche sette in pagella”.

Il botta e risposta tra De Rossi e Lotito: “Ovviamente (ride, ndr) mi inquieta un po’ parlare di Lotito. Non posso dimenticare che è stato il mio presidente. Da lui pretenderei che non dica che un signore non può parlare in quanto dipendente. I dipendenti parlano, a condizione che rispettino tutti. Quando parla De Rossi è meglio che tutti lo ascoltino, perché non dice mai cose banali”.

Il procuratore di Benatia: “Il procuratore di Benatia è ancora un ‘menestrello’? Sono stato anche generoso con lui. Potevo usare termini più pesanti… “.

Una definizione di Iturbe: “Iturbe come lo definisco? E’ fortissimo, ha avuto un approccio difficoltoso perché ha cercato un calcio ragionato, cercando di capire i compagni e mettendo da parte l’istintività”.

Il fioretto per lo scudetto, rinunciare ad un mese di sigarette: “No. Ci sono cose alternative? (ride). Anche perché la sigaretta sarebbe celebrativa”.

Le voci di mercato su Mattia Destro: “Ho ascoltato anche quello che girava intorno a lui, anche perché mi serve da parametro. E’ vero, ho avuto degli incontri per Destro ma non con l’idea di venderlo. Mi interessava capire come il calcio lo stava valutando. Per me è un grandissimo centravanti, sappiamo chi è Destro, sarà il nostro centravanti e farà molto bene. Non nego d’aver ascoltato offerte, ma mai volendolo vendere”.

Sabatini risponde anche a chi lo accusa di pagare troppo i calciatori che acquista: “Quando prendo un giocatore lo pago il giusto, non lo riempio di soldi. Io valuto i calciatori in quattro fasce: da 0 a 4 milioni, da 4 a 12 milioni e da 12 a 61. Il valore del giocatore è inseribile in uno di questi tre settori. Se la squadra avrà bisogno di rinforzi, a gennaio torneremo sul mercato”.

Il posto da extracomunitario ancora vuoto: “Ho preferito far questo tipo di scelta per tenermi la possibilità a gennaio. Potrebbe esser decisiva per rinforzare la squadra”.

La rivalità con la Juventus: “Garcia ha detto una cosa giusta: loro sono rimasti quelli dell’anno scorso. Non possiamo pensare che si siano indeboliti. Abbiamo fatto delle scelte che ci hanno permesso di abbassare il gap. Ora non ci sono 17 punti ma molti di meno, noi nella parte finale del campionato abbiamo lasciato qualcosina per via del Mondiale, ma il gap è diminuito”.

Un voto al mercato della Roma: “Un giudizio sul mio mercato? Mi darò il voto quando vedrò la squadra scendere in campo e vincere le partite”.

La Roma in Champions: “Intanto la Roma incontrerà la prossima settimana la squadra più forte del girone, nonché la meno celebrata. E’ una squadra fenomenale, una squadra che vince gli scudetti e annovera giocatori che vorrei, quindi io so di giocare contro la migliore squadra del girone in questo momento. E ci giocheremo tra qualche giorno, con la voglia di vincere e fare bella figura, attingendo alle risorse e alle qualità dei nostri giocatori. Io i miei calciatori li devo rispettare, non posso indicargli un obiettivo al ribasso. Sono forti e sanno di esserlo”.

Su Pjanic: “Come si pone una società di fronte a giocatori che vogliono rinegoziare un contratto? Con timore. Spesso sulla stampa leggo di incontri per contratti che devono essere allungati e questo non aiuta. Comunque è un problema che ci siano sollecitazioni esterne, quindi i calciatori hanno la pretesa e forse anche il diritto di voler rinegoziare i propri contratti. Pjanic? E’ stato un rinnovo impegnativo ma non potevamo perderlo a parametro zero. Il suo rinnovo forse ha generato alcuni malumori ma poi tutto si aggiusta, si lavora ogni giorno e si trova un equilibrio con tutti, perché i ragazzi che giocano nella Roma sono tutti intelligenti”.

Chiusura dedicata a Taddei: “La premessa è stata devastante, data la rinuncia a Rodrigo Taddei, che ha sempre giocato quando era chiamato. Oltre che popolare, c’è stata una spinta anche interna per tenerlo. Pensate quale disagio ho avuto nel dirgli che non avremmo rinnovato il contratto. Cercavamo un giocatore che avesse più recente esperienza internazionale. Ma soffro ancora per aver rinunciato ad un giocatore straordinario. Questo saldo emotivo ci riduce sempre ad una condizione di sofferenza. Spero che Taddei possa riportare il Perugia dove merita”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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