Roma, Spalletti rivela la sua versione: ‘Alla società l’ho detto dopo. Io non voglio litigare, ma…’

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Dopo la sfida tra la Roma ed il Palermo, Luciano Spalletti interviene in maniera distesa in merito alla questione esplosa in mattinata, ovvero l’allontanamento di Francesco Totti da Trigoria, con rimozione dalla lista dei convocati. Ai microfoni di Sky Sport, Spalletti spazia a 360° sull’argomento.

LA PARTITA – “La partita è cominciata piano, ed Edin ha sbagliato un gol che lo ha affranto: poi l’ha sbloccata lui. La squadra ha mostrato un buon spirito a livello di testa, ma bisogna migliorare perché alcune situazioni non le riconosciamo“.

LA DECISIONE – “Ho preso questa decisione, ed ho avvertito dopo la società. A me è dispiaciuto pensare a questa soluzione, ma ci sono regole e lavoro: ci sono anche segnali da mandare alla squadra. Quando ieri ero convinto di farlo giocare, lui evidentemente era nervoso, e quando è nervoso gli parte qualche missile. Se ne rispetti uno, non rispetti gli altri. A me dispiace, io non voglio duelli, ma voglio una Roma che fa risultato“.

RINNOVO – “Già quando mi sono presentato, toccai il tasto del rinnovo di Francesco, so che è importante. Io non voglio entrare in questa situazione, lui deve fare ciò che vuole, io gli metto a disposizione tutto. Può fare qualsiasi ruolo: vuole fare il Giggs? Può stare vicino a me. Vuoi essere il Nedved, il calciatore? Devo tirare su una squadra, non posso concederlgi nulla. Litigare con Totti? Io non voglio litigare con nessuno, devo fare il mio lavoro. Nell’ultimo periodo si è allenato bene, ed ha contribuito a far salire il ritmo. La società sa che sto dalla parte di Totti. Sul piano fisico è dietro, sul piano tecnico è avanti a tutti. Non può convocare una conferenza stampa in merito alla sua situazione: abbiamo tanti giocatori, e devo fare ordine. Sono stato chiamato per questo“.

@Matteo_Munno – calciomercatonews.com

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