Milan-Juventus, Mihajlovic: ‘Voglio il sesto posto e la Coppa Italia. Futuro?…’

Mihajlovic © Getty Images
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Sinisa Mihajlovic parla in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Juventus. Ecco le sue dichiarazioni: “Incontriamo la squadra più forte, nel nostro momento più difficile. Partite così mi hanno sempre fatto gonfiare il petto, spero sia così anche per i miei ragazzi. E’ una partita importante per la classifica, il prestigio, per il nostro momento. Speriamo di ripagare anche i nostri tifosi per quello che hanno fatto”.

SULLA JUVENTUS – “Li rispetto tantissimo, hanno una voglia di vincere pazzesca. Se non hai certi valori non vinci 4/5 scudetti di fila, nemmeno con le loro qualità tecniche. Sarà una partita difficile, noi dovremo tornare a giocare come sappiamo, il ritiro è servito per parlarci e tornare a fare le cose che abbiamo smesso di fare. Domani, al di là del risultato, mi aspetto una grande prestazione”.

SULLA MENTALITA’ – “Dal mio punto di vista non è molto divertente questa situazione, in certi periodi siamo andati bene, ma devo dire che non abbiamo trovato la continuità giusta. Quest’anno al Milan vale come cinque anni in altri posti, non per la pressione, ma tutte le cose che abbiamo provato per trovare una soluzione giusta. Credevo che avremmo svoltato, invece ci siamo persi. Mancano sette partite e la finale di Coppa Italia, abbiamo il dovere di arrivare almeno sesti e di provare a vincere la Coppa Italia. Dovremo dare tutto. Domani sappiamo che partita sarà, ma abbiamo tutte le qualità per vincere, anche se sono forti. Io non andrò mai in campo pensando di essere battuto, poi conta soprattutto la prestazione, domani prima di tutto cerco quella. Dobbiamo cambiare marcia da quel punto di vista. Ci siamo parlati, il problema non è nelle gambe, ma nella testa”.

SUL FUTURO – “Come tutti gli allenatori contano i risultati, a fine anno vedremo cosa succederà o anche prima se dovessimo fare schifo, ma non sono spaventato, è la normalità per un allenatore. Io ho la coscienza pulita e fino a quando sarò qui darò tutto per questa squadra. Credo sia giusto che a pagare sia l’allenatore, non deve cercare alibi e prendersi le proprie responsabilità. Questo è il mio modo di pensare da sempre, se la squadra non funziona il primo colpevole sono io”.

SU NIANG – “Sicuramente il suo lavoro era unico, anche perchè degli altri nessuno è al massimo a livello fisico. Il problema non è solo la sua assenza, piuttosto quello che ci è mancato nella testa e nello spirito. I giocatori e i moduli importano fino a un certo punto, conta di più la testa”.

SU BALOTELLI – “Potrebbe essere la sua occasione, come per tutti gli altri. Lui sa che ha poche partite per farsi confermare, quindi sa che non si può permettere altri errori, a prescindere dal minutaggio. Riconferma? Dovete chiedere alla società. Per ora Galliani ha detto che non la merita ed è anche normale per quello che ci si aspetta da lui. Mancano 8 partite, dovrà sfruttarle al massimo, poi si faranno i conti alla fine. Questa è una cosa che dipende da Mario e dalla società”.

SU LOCATELLI – “Se non gioca Montolivo gioca lui. Se vedo un giocatore che mi può dare certe garanzie non ho paura di rischiare, so che farlo esordire in una gara così importante non è facile, ma conosco il ragazzo, per personalità può affrontare questa sfida. E’ un giocatore di grande prospettiva, io non ho problemi a lanciare i giovani. Speriamo che Riccardo recuperi, se non ce la farà giocherà Locatelli, senza problemi”.

SUL CAMPIONATO E LA COPPA ITALIA – “Domani pareggio e vittoria in finale di coppa? Niente baratti: io gioco per vincere sempre, vorrei entrambe le partite”.

SUL FUTURO DELLA SQUADRA – “Se si arriva alla fine (ride, ndr). Le società programmano le cose anche prima che finisca il campionato, poi ogni società ha le proprie difficoltà. Non è che puoi programmare il futuro con un allenatore che magari l’anno prossimo non ci sarà. Sono argomenti di competenza della società. Per fare le cose come si deve ci vorrebbe programmazione, perché magari poi i giocatori hanno già presi impegni. Io con il dottor Galliani parlo sempre di calcio e di mercato, ma anche di molte altre. Non è il caso del Milan, ma io sono stato in società dove si faceva mercato da marzo in poi o società in cui si iniziava a fare mercato da giugno. Abbiamo le idee chiare con Galliani, bisognerà vedere cosa succede”.

SULLA RICONFERMA – “Io non posso autoconfermarmi ma non darò nemmeno le dimissioni. Non l’ho mai fatto e mai lo farò, questo è sicuro. Per una persona avere la coscienza pulita e avere la consapevolezza di aver provato e dato tutto è la cosa fondamentale, ma poi magari questo non è bastato come magari è stato da altre parti. Si poteva fare di più, perché io cerco sempre di non accontentarmi. Però queste cose non dipendono da me. Non mi sento di riconfermarmi, ma neanche di mandarmi via perché non dipende da me”

SU HONDA – “Vediamo come stanno i piedi e la spada, se è appuntita può giocare. Se si è portato una spada non appuntita è meglio che la tiene addosso e non la fa vedere (ride, ndr)”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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