Calciomercato Milan, Brocchi: ‘Non ho paura di bruciarmi’

Brocchi © Getty Images
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Il giorno di Cristian Brocchi è arrivato. Il nuovo allenatore del Milan che sostituisce l’esonerato Sinisa Mihajlovic, si è presentato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:

“La prima cosa che mi viene da dire è che proverò a proseguire una cultura del lavoro che questo gruppo ha, perché ha fatto un ottimo percorso in stagione da questo punto di vista. Ho sempre visto un gruppo che aveva voglia di impegnarsi e di questo va dato merito a Sinisa Mihajlovic ed al suo staff. C’è la voglia di portare quella che è stata la metodologia in questi anni, il mio modo di allenare che può essere diverso rispetto ad alcuni lavori proposti da altri allenatori, che non vuole dire che siano migliori, ma diversi perché studiati in un percorso fatto fin qui”.

LA PRIMA IMPRESSIONE – “Ieri è stato il primo giorno ed è stato particolare perché non si può schiacciare l’interrutore on/off in testa e cambiare allenatore e staff ti porta ad essere più o meno triste. E’ stato un impatto buono perché essendo comunque noto ha inciso forse un po’ meno il fatto di ritrovarsi con una persona nuova e diversa. Sto cercando di far capire ai ragazzi i miei pensieri e le mie volontà sul come allenarli e provo a spiegare perché voglio farli lavorare così”.

PAURA DI BRUCIARSI – “Mi fa piacere che mi venga fatta questa domanda. Il verbo bruciarsi è stato usato in maniera esponenziale. Non è una questione di bruciarsi o meno, è questione di giocarsi un’opportunità e logicamente un rischio esiste. Uno deve avere anche l’umiltà di capire che se le cose dovessero andar bene siamo tutti bravi ed è tutto bello, se le cose non dovessero andar bene bisogna ripercorrere altre strade e non pensare che eventualmente per ripartire servirebbe un’altra grande squadra come il Milan. Sono qui per giocarmi la mia chance con grande voglia e passione, so quello che posso fare, non ho paura. Con questo non voglio dire che sono sicuro che vinceremo 7 partite su 7, ma sicuramente io ed il mio staff daremo il 100%”.

SUL CONTRATTO – “Da calciatore ho sempre messo l’aspetto economico e contrattuale sempre in secondo piano. Ora da allenatore penso che non sia il contratto a farmi stare più o meno sereno. Avessi avuto un contratto di un anno in più ed avessi perso tutte le prossime partite non sarei contento. Se le cose non dovessero andare bene ho l’umiltà per continuare il mio percorso”.

SULLA FINALE DI COPPA ITALIA – “C’è prima da conquistare un posto in Europa che penso sia di fondamentale importanza, quindi non si può pensare solo all’impegno con la Juve. Ci sono partite prima che vanno vinte e giocate col pensiero che sono tutte importanti. Attraverso questo numero di partite che ci mancano alla fine ovviamente cercheremo di seminare in vista della Juve e proveremo ad instaurare un rapporto forte con la squadra. Ci stiamo provando da ieri ed è normale che si possa entrare a piedi uniti in due giorni. Quelle che saranno le ore e gli allenamenti a disposizione li sfrutteremo al massimo per lasciare qualcosa di nostre nelle teste dei giocatori”.

SULLA ROSA – “Per me è di livello buono e la cosa che cercherò di più di fare è di dare la consapevolezza ad ogni giocatore di essere più forte di quello che si sentono dentro. Hanno reso al di sotto delle loro potenzialità, ma non per colpa di Sinisa, ma per un discorso singolo di un giocatore stesso. Proverò a far credere di più in quello che fanno i giocatori e di metterli in condizioni di lavorare di più in funzione della squadra. Il singolo emerge quando il gruppo lo mette nelle condizioni ideali per poter fare qualcosa di buono”.

SU BERLUSCONI – “Empatia tra di noi? Non so com’è nata. Sicuramente non sono stato io ad andare a pubblicizzarmi. Lui ha sempre manifestato la voglia di seguire il Milan in tutte le sue dinamiche. Il fatto che si sia parlato in questi anni del gioco delle mie squadre probabilmente l’ha incuriosito, persone fidate gli avranno portato relazioni confortanti e quindi siamo arrivati a questo punto. Sappiate che non mi offendo e mai mi offonderò quando mi chiederete sul mio rapporto con Berlusconi. Ho rispettato sempre tutti, superiori o pari livello o chi è stto di me. Se pensassi di essere onnipotente non avrei bisogno di nessuno, invece penso che parte della crescita passi anche dal confronto. Il rapporto col presidente è fatto di scambi di vedute, anche con Galliani ed il mio staff. Da tutti c’è da prendere”.

LE EMOZIONI – “Ho avuto una grandissima serenità e tranquillità perché è stata vissuta da me più volte una situazione in cui tutti si aspettavano la promozione e mi chiedevano. Normale che quando mi è stata comunicata in maniera ufficiale un’emozione in me c’è stata, sarebbe assurdo pensare al contrario. Questo è il ventesimo anno di Milan ed avendo vissuto un percorso del genere, trovarmi da allenatore nella squadra che mi ha cresciuto è la cosa più bella del mondo. Metterò tutto me stesso con la speranza di essere qui anche all’inizio della prossima stagione”.

SUGLI ALLENATORI CHE GLI HANNO INSEGNATO DI PIU’ – “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di essere allenato da grandi allenatori. Quelli che mi hanno lasciato di più il segno sono Prandelli ed Ancelotti. Poi mi hanno lasciato dentro un qualcosa che da allenatore ora mi ritrovo e mi aiuterà”.

SU CAPELLO – “Magari andesse come lui. Speriamo che tutto vada come abbiamo detto”.

SU MIHAJLOVIC – “Ho letto di allenatori nuovi che cercavano di screditare chi c’era prima. Non è né idea né volontà mia eliminare la presenza di Sinisa che ho sentito ieri ed è stato un signore. La mia speranza è quella di creare un rapporto molto forte con quelli che erano molto legati a Mihajlovic”.

SU BALOTELLI – “Mi affascina e mi stimola come mi affascina e mi stimola l’occasione che ho. Balotelli è un giocatore importante, mi piace molto e dovesse riuscire a giocare con un’interpetazione come quella nell’ultima gara, ma penso possa fare ancora di più, allora sarà fondamentale. In quest’ultimo periodo in tanti si giocano molto. E se un giocatore che ha 7 partite di tempo per giocarsi il suo futuro non ha la voglia di dare tutto allora non è facile. Nei suoi occhi invece ho visto la voglia di fare bene”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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