Giampiero Ventura ha fatto un bilancio sulla Nazionale nella conferenza stampa di fine anno: “Abbiamo fatto tre vittorie e un pareggio, però quei 15 minuti contro la Macedonia non possono essere dimenticati. Ci deve servire da insegnamento, così come la partita contro la Spagna e l’amichevole con la Germania. I numeri sono positivi, per i contenuti abbiamo margini enormi di miglioramento. Stage? Mai affrontato il problema, volevamo fare delle verifiche, non volevo passare per presuntuoso. Il primo stage è stato utile e ha dato la carica ai ragazzi che hanno partecipato”.
“Alla mia Nazionale do un’ampia sufficienza, ma ci sono enormi margini di miglioramento. Dobbiamo saper essere noi stessi, che sia con il 4-2-4 o con qualsiasi altro modulo. Pe fare una squadra c’è bisogno di tempo: l’Atalanta, prima di quel filotto di vittorie, non aveva ancora vinto nelle prime cinque partite. La Juventus? Il campionato non è chiuso ma socchiuso”.
SU BALOTELLI – “El Shaarawy non sta attraversando un buon periodo, ma lo aspettiamo. Vale per tutti, anche per Berardi. Balotelli? Parlerò presto con Mario. Serve un discorso più ampio, non sul momento positivo o negativo. E’ un calciatore di qualità, però tutti quelli prima di me l’hanno messo in discussione per altre cose. E noi dobbiamo valutare anche questi aspetti. Serve una partecipazione assoluta e c’è chi non è abituato a questo: non è riferito solo a Balotelli, ma vale per tutti come successo ad esempio per Pellè“.
SU BUFFON -“Chiaramente è il commissario tecnico a prendere la decisione finale, il Mondiale 2018 è l’obiettivo dichiarato dal portiere della Juventus. Buffon è un punto di riferimento per tutti e oltre a questo è anche un ragazzo estremamente intelligente”.
NOVITA’ VAR – “In Italia c’è il concetto del tutto e subito. Il calcio deve evolversi e ritengo che la VAR sia una cosa positiva. Ci vuole tempo, come in tutte le cose. Credo che sia fondamentale per rendere corretto il risultato finale prendendo in esame gli episodi clamorosi. Ci vogliono mediamente tra i 6 e gli 8 secondi per avere una risposta, soprattutto su gol non gol e altri casi che influenzano il risultato di una certa partita. Penso al famoso gol di Muntari o all’episodio del rigore non dato al Genoa quest’anno contro il Pescara”.
SULMONDIALE – “Spero che l’Italia possa andare al Mondiale e vincerlo. Questo è il nostro obiettivo e speriamo di raggiungerlo con una squadra piena di giocatori non di passaggio ma che diventino lo zoccolo duro per il futuro. Nel calcio ci sono dei momenti storici, adesso siamo all’inizio della costruzione di un grande gruppo”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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