Ora legale, il 31 marzo si spostano di nuovo le lancette

Passando direttamente dalle 2:00 alle 3:00, fa il suo ritorno l’ora legale: la convenzione durerà fino ad ottobre, ma ha una storia lontana

ora legale
Orologio (IStock)

Tra sabato 30 e domenica 31 marzo ritorna l’ora legale, ovvero si porta nuovamente l’orologio un’ora in avanti: le lancette si sposteranno in avanti direttamente dalle 2:00 alle 3:00 del mattino. Su smartphone e device di ultima generazione non sarà necessario regolare di nuovo le lancette, poiché lo spostamento avverrà in automatico. Il discorso invece è diverso per i vecchi orologi da parete o per gli “habitue” delle sveglie da comodino: in questo caso sarà necessario rimodulare l’orario manualmente all’indomani del cambio dell’ora.

Ora legale: come nasce la convenzione di cambiare orario

L’ora legale e la convenzione che ne ha permesso la nascita vengono da molto lontano, e impongono lo spostamento di un’ora in avanti nelle lancette dei nostri orologi. Il cambiamento avviene ogni anno a fine marzo, per poi esaurirsi negli ultimi giorni di ottobre, quando le lancette vengono riportate all’indietro con il ritorno dell’ora solare. Ma qual è la storia dell’ora legale? Fu Benjamin Franklin a capire, nei primi del 1900, che con la nascita degli orologi l’uomo non poteva più svolgere le proprie attività giornaliere seguendo l’andamento delle stagioni. Ci si ritrovava infatti, a sprecare ore di luce al mattino dormendo, e a consumare più luce – ai tempi, delle candele – di sera, quando lavorava di più e attendeva l’arrivo del sonno. Questa idea di risparmio energetico rimase inizialmente inascoltata, ma venne poi ripescata e efficientemente utilizzata alla vigilia della Grande Guerra. La nuova convenzione fu infatti introdotta prima in Inghilterra e brevemente anche in Italia, dove fu riutilizzata in occasione del secondo conflitto mondiale per poi essere introdotta definitivamente a partire dal 1966 in poi. Questa fu la data comune di adozione dell’ora legale in tutta Europa.

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