Affare da 80 milioni, addio Serie A: Mourinho mastica amaro

Per uno dei grandi obiettivi del centrocampo giallorosso, il club inglese fissa un prezzo inarrivabile: José Mourinho deve rinunciarci

Archiviata la stagione con il trionfo in Conference League – prima coppa europea portata in bacheca da una squadra italiana dal lontano  2010- la Roma non vuole certo fermarsi qui. La campagna di rafforzamento per arrivare a competere, in Italia ed in Europa, coi top club è appena iniziata. L’arrivo ormai quasi certo di Nemanja Matic è solo il primo tassello: José Mourinho ha le idee molto chiare sull’argomento campagna acquisti.

Jose Mourinho esultanza
Jose Mourinho © LaPresse

Dopo aver espresso il desiderio di riscattare Sergio Oliveira – il Porto aspetta i 13 milioni pattuiti a gennaio – un altro portghese è finito nel mirino dello Special One. Si tratta di un profilo ben conosciuto dal tecnico lusitano, che lo ha anche affrontato da avversario nelle sue esperienze in terra inglese. La società di appartenenza, che in passato ha anche ascoltato le avances della Juve per il suo gioiello, ha fissato il prezzo del cartellino. Una cifra che ha spaventato i vertici dirigenziali giallorossi.

Ruben Neves, ci vogliono oltre 80 milioni: Mourinho si arrende

Jose Mourinho commosso
Jose Mourinho © LaPresse

Secondo quanto riportato da ‘Transfer News Live’ il Wolverhampton Wanderers, reduce da una stagione incolore in Premier League, non avrebbe nessuna intenziona di fare sconti per Ruben Neves, il miglior giocatore della sua rosa. Il prezzo fissato per il centrocampista lusitano è di 82 milioni di euro. Un investimento che, seppur volendo, nessuno può permettersi dalle parti di Trigoria.

Il club inglese, ricco come tutti quelli della Premier League, non ha necessità di vendere per questioni di bilancio. Da qui il fissare un prezzo che sembra più una provocazione che altro. Le ipotesi di un prestito con diritto/ obbligo di riscatto non sembrano altresì stuzziacre la fantasia dei Wolves, che proprio da Neves intendono ripartire con rinnovate ambizioni. Il sogno di una Roma tutta portoghese sulla linea mediana, per ora, va riposta nel cassetto dei sogni.

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