Caso Juventus, svolta in diretta: “Squalifica per i calciatori”

Il caso Juventus è finito sulla bocca di tutti, come ovvio che sia, così come quel che potrebbe succedere da qui ai prossimi mesi. Gli sviluppi della vicenda potrebbero portare a ulteriori svolte

I 15 punti di penalizzazione inflitti alla Juventus sono ormai cosa assodata, al di là di giudizi, ipotesi e commenti più o meno imparziali, a seconda dell’osservatore.

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Dopo le dimissioni del consiglio di amministrazione però la bufera che si è scatenata sui bianconeri non ha scoperchiato solamente quel che riguardava le plusvalenze che “sono un tema comune a tutti gli sport”, ma ha anche posto l’accento sui bilanci della Cortinassa e sulla tanto discussa “manovra stipendi”. L’ospite della diretta odierna tuttavia ha chiarito alcuni punti dal punto di vista legale.

Grassani: “Responsabilità dei dirigenti juventini”

Mattia Grassani, noto avvocato, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it sul canale Tv Play per affrontare nel dettaglio la vicenda Juventus. I temi trattati sono stai i più disparati, così, oltre alle plusvalenze, si è parlato anche di una regolamentazione tardiva (e tuttora inesistente) da parte del sistema.

Andrea Agnelli – calciomercatonews.com

Partiamo dal presupposto che la giustizia sportiva, la giustizia Figc, fa parte di un sistema che si dota di sue regole e di suoi organi – ha dichiarato l’avvocato in diretta, che poi ha proseguito: “Non deve stupire che lo standard probatorio in ambito sportivo sia più affievolito rispetto alla giustizia ordinaria. Abbiamo squadre come il Genoa retrocesse dalla A alla C per la famosa vicenda della valigetta per la quale a livello penale la Cassazione ha assolto tutti i soggetti coinvolti, tranne il presidente del Genoa di allora. Nel 2006 è accaduta la stessa cosa. Sono due binari che viaggiano paralleli. Il giusto processo in ambito sportivo è sempre rispettato, nell’ambito delle proprie regole. I diritti fondamentali sono da rispettare anche in ambito sportivo. Non griderei allo scandalo”.

Quando è stato interpellato sulla cosiddetta “manovra stipendi”, Grassani ha rilevato precise responasbilità: “Il filone non ancora è stato giudicato dalla Procura Federale. Vedremo prima se la Procura riterrà che ci sia materia per andare a giudizio. Se dovesse deferire, io rilevo come i comportamenti delineati dalla Procura di Torino, che ci fosse una responsabilità dei dirigenti juventini”

 

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