Serie A, stangata sulle esultanze: cosa cambia dal prossimo anno, tutto quello che non vedremo più

Niente più gioie chilometriche dopo i gol né assembramenti numerosi per festeggiare una rete. L’IFAB ha modificato la normativa sull’esultanze.

Chiamarla rivoluzione potrebbe essere sbagliato, però certo l’IFAB, l’organo Fifa che norma il gioco più amato del mondo, qualche segnale l’ha mandato.

Zaccagni scocca la freccia dopo un gol.
Una tipica esultanza di Zaccagni.

Tre le modifiche inserite dall’IFAB, in vigore dalla prossima stagione, anche quelle relative ad alcune denominazioni. Inoltre, novità importanti per l’attegiamento del portiere in attesa che venga calciato un rigore.

Rigori e gol: cosa cambierà

Come vi abbiamo raccontato, l’IFAB, l’organo internazionale che di fatto detta le regole del gioco del calcio, ha ufficializzato le nuove norme che entreranno in vigore dalla prossima stagione, modifiche a cui tutte le federazioni dovranno adeguarsi. Come abbiamo anticipato, i signori dei codici hanno soffermato la loro attenzione su portieri, rigori e festeggiamenti dopo la segnatura. Le prime novità riguardano più la presenza dei tesserti in campo e gli arbitri.

Vicario, portiere dell'Empoli
Vicario respinge un rigore contro l’Atalanta – calciomercatonews.com

Una rete, recita la regola 3, potrà essere annullata solo in caso nel cui la persona estranea sul campo interferisca con l’azione. Nella regola 6 c’è invece scritto che il guardalinee di riserva in campo può aiutare l’arbitro nelle infrazioni quando ha una visuale più chiara rispetto all’arbitro. In merito alle esultazne prolungate, la regola 7 afferma che i “festeggiamenti per il gol” diventano un punto separato nell’elenco delle cause di perdita di tempo per cui l’arbitro considera il tempo di recupero. Particolare quanto viene sancito dalla regola 10 circa i rigori dopo i supplementari: modifica del termine “penalties” (calci di rigore), sostituito con “penalty shoot-out”; ammonizioni e diffide a giocatori e dirigenti comminate durante la partita non vengono considerate durante lo svolgimento dei rigori.

Le regole 11 e 12 dell’IFAB si occupano sia del tipo di giocata quando si deve decidere su un fuorigioco, attivo o passivo, sia sul concetto di “cercare di giocare la palla. La regola 11 si sofferma sulla distinzione tra “giocata intenzionale” e “deviazione”. Quella sucecssiva fissa paletti sul concetto di “cercare di giocare la palla” o “sfidare per la palla”. Per l’IFAB quindi, l’espulsione per DOGSO avrà luogo solo se nel commettere fallo il calciatore non aveva alcuna possibilità di giocare il pallone; inoltre l’allenatore della squadra non potrà essere ammonito nel caso di una infrazione commessa da un giocatore non identificato.

La regola 14 parla dell’atteggiamento dei portieri che aspettano venga calciato un rigore. Si lgge, in primis, che “il portiere deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, senza toccare i pali, la traversa o la porta, fino a quando il pallone non è stato calciato”. Prosegue poi la norma: “Il portiere non deve comportarsi in modo da distrarre ingiustamente il calciatore, ad es. ritardare l’esecuzione del tiro o toccare i pali, la traversa o la porta. Il portiere non deve comportarsi in modo da non mostrare rispetto per il gioco e per l’avversario, cioè distraendo ingiustamente il calciatore”.