Il bomber arge tino ha avuto un vero e proprio exploit in Nazionale segnando nelle prime due gare con la maglia azzurra
Mateo Retegui è stato l’uomo copertina dei primi due impegni nell’ambito delle qualificazioni a Euro 2024 della Nazionale di Roberto Mancini, sconfitta all’esordio, al ‘Maradona‘, dall’Inghilterra e vittoriosa contro Malta. D’altronde, segnare due gol nei primi due match con la maglia Azzurra non è cosa da poco. Anzi. Infatti nella storia della Nazionale solo altri tre giocatori hanno realizzato due reti nelle prime due partite in Nazionale: Giorgio Chinaglia, Enrico Chiesa e Riccardo Orsolini.
L’Italia, dunque, ha finalmente trovato il suo bomber? E’ presto per dirlo, tuttavia quel che è certo che l’argentino con passaporto italiano, 29 gol in 51 partite tra la scorsa stagione e quella in corso, ha il gol nel sangue come un vero ‘animale’ dell’area di rigore: fiuta il gol esattamente come il predatore annusa la sua preda. Del resto, due vere occasioni ha avuto Retegui e tutte e due le ha sfruttate: la rete agli inglesi e l’inzuccata in beata solitudine su angolo di Sandro Tonali. Insomma, il capocannoniere dell’ultimo campionato argentino non ruba l’occhio ma implacabilmente punisce la minima disattenzione degli avversari.
“Nemo propheta in patria“, sentenzia una nota massima latina che si attaglia alla perfezione per il “bomber dei due mondi”, convocato da Mancini ma snobbato da Lionel Scaloni, Commissario tecnico dell’Albiceleste che si è laureata campione del mondo in Qatar, nonostante il titolo di capocannoniere dell’ultimo campionato argentino, tra l’alto, conquistato nelle fila del Club Atletico Tigre, club che non appartiene al gotha del calcio argentino.
Se le sue radici sono in Italia, visto che il nonno materno è originario di Canicattì, anche il suo futuro potrebbe essere nel Bel Paese. Di proprietà del Boca Juniors ma in prestito al Tigre che può riscattarlo per 2.1 milioni di euro per poi realizzare una significativa plusvalenza dato che l’attaccante di San Fernando è finito nel mirino di alcuni top club tra cui il Milan e l’Inter. Ma, come sempre, ad avere voce in capitolo indirizzandolo verso la destinazione migliore sarà suo padre Carlos José, detto El Chapa, ex Commissario tecnico della Nazionale argentina di hockey su prato che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 e il Mondiale nel 2010.
Comunque, che il suo ‘rientro’ in Italia si realizzerà o no, poco importa dal momento che Retegui si sente già italiano a tutti gli effetti come dimostra il fatto che è stato pizzicato dalle telecamere mentre, prima del fischio d’inizio del match contro Malta, intonava la prima strofa, “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”, dell‘Inno di Mameli.
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