Lutto nel calcio italiano: è morto un protagonista degli anni Novanta

Il calcio italiano perde un’altra figura rilevante, che è stata protagonista a cavallo tra gli anni ottanta e novanta: ecco di chi si tratta

Il tempo passa per tutti inesorabilmente. È una legge non scritta, alla quale è impossibile sfuggire. Anno dopo anno invecchiano i vari beniamini, che hanno caratterizzato l’infanzia/adolescenza di milioni e milioni di persone. Purtroppo, a volte giungono notizie che non vorremmo mai sentire, riguardanti le morti anche fin troppo precoci.

Il calcio italiano piange la scomparsa di Orrù
Lutto nel calcio italiano: addio a un grande nome (ANSA) – Calciomercatonews.com

Capita in tutti i settori lavorativi e, ovviamente, pure nel mondo del calcio. Gli scorsi mesi, da questo punto di vista, sono stati parecchio, oltre che estremamente complicati da digerire. Il 29 dicembre è venuto a mancare colui che per una vita intera è stato soprannominato O Rei. Non a caso, perché quando aveva la palla tra i piedi era capace di realizzare magie che hanno segnato per sempre la storia di questo sport. Stiamo parlando di Edson Arantes do Nascimento, meglio noto con lo pseudonimo Pelé. La leggenda brasiliana è considerata dai più il padre putativo del calcio e la sua scomparsa, avvenuta all’età di 82 anni, lascia inevitabilmente un vuoto nel cuore di tantissimi appassionati.

Qualche giorno più tardi, precisamente il 6 gennaio in quel di Londra, il gigantesco universo del pallone ha dovuto dire addio anche ad un altro campione assoluto, ossia Gianluca Vialli. L’ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea ha combattuto fino all’ultimo con un tumore del pancreas, diagnosticatogli nel 2017. L’ospite indesiderato, come lo chiamava Vialli. Un colpo durissimo, a maggior ragione tenendo conto che il 9 luglio precedente aveva compiuto 58 anni. Ha fatto in tempo a vivere la straordinaria avventura con la Nazionale targata Roberto Mancini ad Euro 2021, culminata con lo storico trionfo a Wembley ai danni dell’Inghilterra. È stato un grandissimo esempio di vita e di sport, anche perché – nonostante la terribile malattia – non ha mai perso il suo sorriso.

Addio a Tonino Orrù: è stato presidente del Cagliari

Come se non bastasse, nelle scorse ore ci ha lasciati pure uno dei protagonisti del calcio italiano a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. È morto, infatti, all’età di ottantasei anni Tonino Orrù, presidente del Cagliari negli anni della doppia promozione dei rossoblù dalla Serie C alla Serie A.

Il calcio italiano piange la scomparsa di Orrù
Claudio Ranieri, morto lo storico presidente del Cagliari Orrù (ANSA) – Calciomercatonews.com

Alla guida di quella squadra c’era Claudio Ranieri, tornato a gennaio in Sardegna per cercare di portare nuovamente il club sardo nella massima serie. Orrù, insieme ad una cordata di imprenditori, salvò il Cagliari da un possibile fallimento, dopo la retrocessione in Serie C nella stagione 1986/87. Dopodiché, in seguito ad un anno di transizione, portò in cadetteria i rossoblù con l’ausilio dei fratelli e, alla fine, raggiunse pure la Serie A. Inoltre, mantenne la categoria fino alla cessione a Massimo Cellino, andata in scena nel 1992. Suoi gli acquisti di Fonseca, Matteoli e Francescoli. Insomma, Orrù a Cagliari non sarà mai dimenticato.

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