Tra un presente incerto ed un immediato futuro dai contorni imprecisabili, la Juventus prova a sistemare i primi tasselli in vista della prossima stagione
Giudicare la Juventus-squadra, quest’anno, è probabilmente l’esercizio più complesso che si possa immaginare. Non basta, come sempre avviene, basarsi sui numeri, le vittorie e le sconfitte, i gol fatti e subiti e i trofei che si sono portati a casa e quelli che si sono persi lungo il cammino.
Non basta nemmeno parlare di una Juventus brutta da vedere, senza precisi schemi di gioco, troppo spesso rinunciataria e, a tratti, persino svogliata. Se esistono le stagioni in cui tutto va storto, be’ parliamo proprio di quella in corso. Una campagna acquisti definita da molti importante, basti pensare soltanto agli arrivi a parametro zero di Paul Pogba e Angel Di Maria, giocatori ideali per aumentare qualità ed esperienza.
Poi, però, è accaduto di tutto. Una società che si è completamente sgretolata dinanzi agli occhi di un incredulo Massimiliano Allegri che si è ritrovato, di punto in bianco, senza riferimenti societari, con un -15 in classifica e con giocatori fondamentali, tra cui alcuni nuovi acquisti, perennemente infortunati. Ecco quindi che tentare di giudicare un’annata, tenendo conto di tali fattori, non è facile.
Allegri rescinde, chi dopo di lui?
Sebastian Frey, ex portiere di Inter e Fiorentina, ha conosciuto il calcio italiano. In un’intervista rilasciata a TVPLAY_CMIT, ha provato a valutare la complicata stagione della Juventus.
Per l’ex portiere francese un’analisi corretta della stagione della Juventus non può prescindere dalla valutazione di come, e quanto, le disavventure societarie possano, ed abbiano, finito per incidere profondamente, e negativamente, sulla stagione della squadra bianconera. Massimiliano Allegri, oltre a gestire una situazione complicata per via di una società che da un giorno all’altro non c’era più, ha dovuto fare i conti con una serie impressionante di infortuni. Per l’ex portiere francese, però, la Juventus è arrivata alla fine di un ciclo. Occorre ricominciare, magari anche con un nuovo tecnico in panchina.
Chi? Sebastian Frey il nome giusto ce l’ha: Igor Tudor. In caso di addio di Massimiliano Allegri, il tecnico croato, che sta lavorando bene in Francia, alla guida dell’Olympique Marsiglia, potrebbe rappresentare la scelta giusta. Un profilo, quello del tecnico croato, definito dall’ex portiere, “carismatico” e quindi pronto per una sfida non facile. Una rifondazione, quella della Juventus, che dovrebbe ripartire, sempre secondo l’ex portiere francese, dai talenti più forti e giovani. Quindi Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, ma anche Adrien Rabiot, che mai ha giocato così bene, con continuità di rendimento come nella Juventus e talenti provenienti dal settore giovanile come Nicolò Fagioli.