Si fanno sempre più incontrollate le voci sul clamoroso addio al Napoli di Luciano Spalletti: un ex Ct in rampa di lancio
E chi lo avrebbe mai detto. Se solo fino ad un mese fa, anche già lo scudetto – sebbene non ancora matematico – era saldamente nelle mani del gruppo azzurro, si fosse ipotizzato un divorzio tra il club partenopeo e Luciano Spalletti, qualcuno sarebbe stato internato per follia.
Invece, soprattutto quando di mezzo c’è un personaggio sempre imprevedibile come il patron napoletano, tutto può accadere.
Ecco che allora, a forza di dichiarazioni misteriose, di e-mail fredde e poco coinvolgenti, e di rinnovi di contratto forse non adeguati alla statura del personaggio, si starebbe consumando il clamoroso addio del tecnico di Certaldo alla creatura quasi perfetta messa in piedi col fido Cristiano Giuntoli.
La diversità di vedute e di programmi tra il produttore cinematografico e l’allenatore toscano appare ormai inconciliabile.
De Laurentiis non ha ancora aperto ufficialmente il casting per la successione, ma le prime indiscrezioni iniziano a circolare con insistenza.
I nomi in ballo sono affascinanti e prestigiosi: si spazia da ex tecnici di big europee a giovani rampanti. E poi c’è il nome nuovo: uno che adotta la stessa filosofia di gioco del tecnico neo scudettato.
Come riferito dal ‘Corriere dello Sport‘, sarebbero stati già avviati dei contatti esplorativi con Julian Nagelsmann, l’ex tecnico del Bayern Monaco forse licenziato troppo frettolosamente dal club bavarese.
La clausola d’uscita del giovane allenatore però – 10 milioni di euro nonostante sia a libro paga dei teutonici senza esercitare il suo ruolo – è una di quelle cose che potrebbe mandare su tutte le furie il numero uno del Napoli. Che avrebbe quindi abortito, almeno per ora, la pista.
La mossa di De Laurentiis: la bomba sul nuovo tecnico
Oltre ai soliti nomi fatti negli ultimi giorni – da un clamoroso ritorno di Rafa Benitez fino ad arrivare a Vincenzo Italiano e a Thiago Motta – spunta il nome che non ti aspetti. La mossa ad effetto dell’inesautribile fantasia dell’uomo del cinema. 
Il profilo è quello di Luis Enrique, disoccupato dopo la sfortunata ma non del tutto negativa esperienza ai Mondiali in Qatar alla guida della Spagna, piace. Eccome se piace.
Personaggio di un’intelligenza e di una sensibilità fuori dal comune, l’asturiano ha un conto aperto con la nostra Serie A.
La non fortunata avventura sulla panchina della Roma, all’alba della gestione americana targata Di Benedetto-Pallotta, è un’onta che deve essere ancora cancellata.
Quale migliore occasione per farlo se non accettando la proposta del Napoli di guidare una squadra che, anche se fosse lasciata così com’è, potrebbe continuare a vincere?