Svelato il segreto di Ronaldo: lo porta a ogni partita

Anche i migliori hanno qualche segreto, riti o amuleti su cui fare affidamento e Cristiano Ronaldo non fa eccezione.

Tantissimi vip e uomini di successo seguono delle precise routine per ottenere gli obiettivi che si sono prefissati. Dagli amuleti ai gesti scaramanteci, spesso, oltre alla semplice bravura, chi riesce ad affermarsi fa anche affidamento un po’ al sovrannaturale. Cristiano Ronaldo non sembra fare eccezione.

L'amuleto che Ronaldo porta in ogni partita
Cristiano Ronaldo ha un segreto, non si separa mai da uno specifico oggetto (Ansa) – calciomercatonews.com

Il fuoriclasse portoghese ha raggiunto traguardi semi impossibili. Sono pochissimi nella storia del calcio ad avere numeri simili a suoi. Parliamo di icone come Pelè e Maradona, che hanno impresso il loro marchio nel libro del pallone. Primo giocatore a segnare più di 40 gol in tre diverse edizioni della Liga, una quantità incalcolabile di trofei sollevati e gol leggendari come quello in rovesciata alla Juventus.

Per fare tutto questo Cristiano Ronaldo segue una routine molto precisa e il suo fisico è perfetto. Sembra però non ci sia solo il naturale tra le fissazioni di CR7, ma anche la sfera un po’ più dell’astratto.

Ogni volta infatti il fuoriclasse porta con sé un portafortuna. Un rosario bianco, sempre presente sotto la sua camica, a testimonianza sia della sua convinzione religiosa che dell’importanza che questo oggetto ha per lui. Questo è stato sempre con lui nei suoi successi, diventando quasi un tutt’uno con il nativo di Funchal.

L’oggetto che Cristiano Ronaldo porta sempre, è il suo amuleto

Non solo però il rosario, Cristiano Ronaldo ha anche una serie di gesti specifici prima delle partite per portarsi la sorte dalla sua sponda

L'amuleto che Ronaldo porta in ogni partita
Svelato l’amuleto che Ronaldo porta con sé sempre (Ansa Foto) – calciomercatonews.com

Il portoghese fa anche un salto prima di scendere in campo. Inoltre, nella foto di squadra, resta in punta di piedi, un’usanza ereditata nientemeno che da Erling Haaland, l’attaccante del momento in Europa.

Fondamentale anche il piede con cui scende in campo, che dev’essere quello giusto. Una superstizione questa in realtà molto comune.

Anche Luka Modric segue scrupolosamente questa usanza, tanto per citare un altro campione che rientra nella categoria di coloro che hanno una routine di gesti da fare nel prepartita.

C’è poi la ritualità prima dei calci di punizione, con i tre passi indietro e le gambe divaricate, una serie di movimenti già entrata nell’iconografia del calcio.

A proposito del pallone, Cristiano Ronaldo lo tocca sempre durante il prepartita per entrare nell’atmosfera della gara e, una volta che questa è finita, saluta sempre la famiglia o gli amici che ha visto durante il match.

Ultima, ma non meno importante, la maglia a maniche lunghe, sempre presente nelle partite a eliminazione diretta e nelle finali. Tanti piccoli gesti, che fanno però capire come anche i più forti spesso abbiano una loro sfera legata non al solo talento o ai solo esercizi pregara per riuscire a primeggiare sugli altri.