Serie C nella bufera: è successo davvero, inibito per tre mesi

In Serie C si è assistito ad un caso decisamente curioso. Si tratta infatti della protesta di un presidente, andata subito virale nel web

In Serie C si è tenuta una scena a dir poco clamorosa. Un episodio che, nel giro di poche ore, è diventato un fenomeno virale lungo tutto il mondo del web.

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Per motivi positivi o negativi che siano, questa scena ha avuto eco praticamente nazionale. Benché il contesto, come da titolo, sia quello di una categoria calcistica che non figura certamente per fama e prestigio. Ma a quanto pare sono proprio i casi più clamorosi, quelli che in linea di massima hanno più risonanza.

Nelle serie minori è tempo di playoff. Nella categoria citata si è tenuta la partita tra Lecco e Pordenone, valida proprio per la fase di competizione citata.

I friulani sono riusciti ad ottenere una vittoria esterna molto importante. Questo proprio grazie ad un episodio che non ha fatto piacere ai padroni di casa. Soprattutto per quello che concerne la dirigenza. La quale è la reale ed effettiva protagonista di questo gesto. Non si vedono delle scene del genere ogni giorno, ma se così fosse il calcio sarebbe ancora più caotico di quanto non lo sia già.

Il Pordenone ha espugnato il fortino del Lecco con un risultato secco di 1-0, grazie ad un rigore ottenuto a ridosso dei minuti finali. Un rigore assegnato agli ospiti ha suscitato l’ira della dirigenza, che si è fatta sentire con veemenza e con azioni decisamente spropositate. A tal punto che la procura sportiva è intervenuto col pugno di ferro.

La polemica nel mondo del calcio è un sentimento comune, a prescindere dalla categoria. Ma in questo caso la sensazione è che si sia superato ogni limite.

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La protesta del presidente del Lecco è sfociata in un comportamento ai limiti del clamoroso.

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Ciò che lo ha incastrato è il fatto che il patron Di Nunno sia entrato in campo ad affrontare il direttore di gara, con tanto di insulti e brandendo nel mentre un bastone da assistenza. Ha poi lasciato il terreno di gioco a bordo di una carrozzina, continuando oltretutto ad inveire anche contro il portiere avversario. Ma non è finita qui…

Sembra infatti che lo stesso presidente abbia atteso il direttore di gara nel tunnel degli spogliatoi, colpendo addirittura un giocatore avversario. Insomma, un comportamento che costerà al diretto interessato l’inibizione fino al mese di agosto, per un totale complessivo di ben tre mesi. Una scena inaccettabile, che dimostra come per certi aspetti la strada da percorrere per il progresso sia ancora lunga.

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