Una serie di dichiarazioni che nessuno si attendeva. La vicenda coinvolge in queste ore Schumacher
Helmut Marko, consigliere della Red Bull, una vita nei paddock della Formula 1, si è lanciato in dichiarazioni al vetriolo per i risultati negativi di un giovane pilota, su cui tante erano le attese, più che mai nel corso dell’ultima stagione agonistica.

In fondo si evince anche delusione che fa il paio con un profondo senso di realismo: sono queste le sensazioni che si percepiscono dalle parole di Marko, secondo cui, nel Grande Circuito, per vincere, non può e non deve contare il peso di un nome, che mai come in questo caso potrebbe fare più male che bene al protagonista di questa vicenda.
Stiamo parlando di Schumacher, e non si tratta naturalmente del sette volte campione Michael, ma del figlio Mick, il cui talento, di fatto, non è ancora esploso nel mondo della Formula Uno.
Sull’argomento in questione, piuttosto delicato, sarebbe nata una accesa diatriba tra l’ex pilota Ralph Schumacher, zio di Mick, e lo stesso Marko. Ralph, naturalmente, ha preso le difese del nipote, accusando i vertici della Red Bull di non avere fatto abbastanza per valorizzare il ragazzo cresciuto “nel vivaio” della Ferrari.
Secondo Ralf Schumacher, il consigliere della Red Bull Helmut Marko avrebbe di fatto impedito al nipote Mick, fino allo scorso anno pilota titolare alla Haas, e ora “retrocesso” a collaudatore Mercedes, di entrare a far parte del team satellite di Red Bull, la AlphaTauri, e avrebbe quindi attaccato duramente l’ex pilota austriaco, la cui replica non si è fatta certamente attendere.
Le accuse di Helmut Marko a Mick Schumacher e la diatriba con zio Ralph
I risultati negativi di Mick Schumacher sono l’unica sostanza su cui fa perno il discorso di Marko che, per forza di cose, ha promosso altri piloti per la Alpha Tauri, scavalcando di fatto nelle gerarchie il figlio del sette volte campione del mondo.
Parole dure, soprattutto quando Marko fa riferimento alle indimenticabili vittorie paterne e a quello che Mick non è ancora stato capace di dimostrare in pista.
In Formula Uno non vincono i nomi, ma il metro di giudizio di un pilota sono inevitabilmente i punti che è capace di ottenere in pista nel corso di una stagione. Questo il pensiero di Marko. che di certo non fa una grinza.
I 12 punti ottenuti contro i 25 del compagno di squadra Magnussen, hanno suggerito alla Haas di ingaggiare l’esperto Nico Hulkenberg, mentre Mick Schumacher si è dovuto riciclare, oggi, come terzo pilota e collaudatore Mercedes, uscendo pure dall’orbita Ferrari.
E tutto questo ha fatto anche saltare, inevitabilmente, il possibile ingaggio alla Alpha Tauri. Si annunciano, quindi, tempi difficili, per il piccolo di casa Schumacher, il quale almeno per ora non scenderà in pista per conquistare punti, ma sarà solo una riserva.