Thiago Motta rischia di vedere già scritto il suo futuro, con il successore che potrebbe bussare molto presto alla sua porta: Giuntoli sta decidendo in queste ore
La Juventus non è così certa di rimanere legata al proprio allenatore anche nella prossima stagione e per questo l’ex ds del Napoli si è messo al lavoro per cercare di capire quale potrebbe essere la carta migliore da giocarsi. C’è un profilo che intriga parecchio.

Al di là dell’eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia, avvenuta con due squadre certo non formidabili, come il Feyenoord e l’Empoli, la Juventus di Motta si gioca tutto in campionato. La conditio sine qua non per la conferma dell’allenatore italo-brasiliano è la qualificazione alla prossima Champions League. Senza un piazzamento tra le prime quattro non ci sarà nulla da fare, almeno su questo Giuntoli è stato chiaro.
Il direttore dell’area tecnica si sta già guardando intorno, per capire chi potrebbe essere il sostituto ideale dell’ex allenatore del Bologna. Ci sono diversi profili che piacciono in casa bianconera, ma uno su tutti sembra il più prendibile, sia per la sua volontà, che per il pedigree da juventino vero. Gian Piero Gasperini è cresciuto come tecnico nelle giovanili della Vecchia Signora, prima di spiccare il volo verso altri lidi (Crotone, Palermo, Genoa, Bergamo). Chissà che dopo un lungo girovagare non sia arrivato finalmente il momento di diventare profeta in patria.
La Juventus pensa a Gasperini per il dopo Motta: è il favorito di Giuntoli
Anche di questo si è parlato nell’approfondimento di calciomercato.it, ‘TiAmoCalciomercato’, in onda come di consueto su Youtube. Il collega Riccardo Meloni che ha evidenziato come proprio due tecnici legati come Thiago Motta e Gasperini potrebbero contendersi la stessa panchina.

“Thiago e Gasp sono legati tanto che Motta nella sua tesi a Coverciano ha citato solamente due allenatori: Gasperini e Mourinho. Gli ha insegnato tanto”. Poi aggiunge: “Gasperini è un allenatore che piace molto. Viene vista come una storia bella da chiudersi. Il ciclo da allenatore si è aperto alla Juve con la Primavera ma potrebbe non essere ancora il momento“. Tutto dipenderà appunto dal rendimento di Motta e da come si concluderà questa stagione, che tra l’altro ha anche l’appendice del Mondiale per Club a giugno negli Stati Uniti.





