Kenan Yildiz ha faticato ad imporsi nella Juventus di Thiago Motta che lo ha poi fatto fuori: ecco perché il turco non giocava
La Juventus ha stravolto tutti i suoi piani decidendo di esonerare Thiago Motta subito senza aspettare l’estate e chiamando sulla propria panchina ad Igor Tudor.

L’arrivo del tecnico croato è stato accolto con entusiasmo non solo da parte dei tifosi, ma anche da gran parte dello spogliatoio bianconero con il quale Motta aveva un pessimo rapporto. Uno di quelli che più potranno trarre giovamento da questo cambio potrebbe essere Dusan Vlahovic, molto stimato da Tudor pronto a metterlo al centro del progetto, ma anche Kenan Yildiz potrebbe ritrovare il protagonismo perduto in maniera progressiva nel corso degli ultimi mesi.
Ad inizio anno, il talento turco si è preso una maglia pesantissima come quella numero 10, decidendo di rinnovare con la Juventus e credendo fortemente nel progetto bianconero, oltre che nella fiducia riposta in lui dalla società. Tuttavia, Yildiz è stato messo pian piano da parte da Motta che lo ha spesso escluso dalle sue scelte ed il rapporto ha iniziato così a deteriorarsi.
Tra i due non c’è mai stato un grosso feeling e ciò non solo durante le partite, ma anche durante gli allenamenti. A rivelarlo è stato Sandro Sabatini che ha svelato un retroscena clamoroso riguardante Yildiz e Motta e che ha portato all’esclusione del giocatore, chiamando in causa anche Leo Messi
Yildiz, Motta e quel “paragone” con Messi: il retroscena lascia senza parole
Intervenuto nel podcast Calcio Selvaggio, il noto giornalista ed opinionista di Sportmediaset Sandro Sabatini si è soffermato sul momento che sta vivendo la Juventus, ora finita in mano a Tudor. Il giornalista ne ha approfittato anche per svelare un retroscena clamoroso su Kenan Yildiz e Thiago Motta, facendo luce sui motivi che hanno portato il turco a finire spesso in panchina.

Sabatini ha raccontato come tra le parti c’era un feeling davvero scarso e che, in più di un’occasione, Motta avrebbe attaccato Yildiz durante gli allenamenti: “Lui è un ragazzo giovane, si è trovato sballottato a destra e a sinistra e in un paio di frangenti, in allenamento, Motta gli ha detto: “Ma chi ti credi di essere? Non sei mica Messi” ha rivelato il noto giornalista, facendo ben capire come il rapporto tra i due fosse ai minimi termini.
L’esonero di Thiago Motta non può dunque non essere stato accolto con un sospiro di sollievo da Yildiz che con Tudor spera di tornare al centro del progetto. A conferma del fatto che il rapporto con Motta fosse ormai alla deriva c’è anche il mancato saluto via social da parte del turco nei confronti del tecnico, cosa che non hanno fatto neppure tanti altri suoi compagni, ennesimo segno di come lo spogliatoio non fosse più disposto a tollerare la presenza di Motta





