Un retroscena clamoroso riguardante l’addio di Thiago Motta alla Juventus: l’esonero è arrivato per ‘colpa’ di due fedelissimi
Alle spalle la super sfida contro la Roma, in casa Juventus non si può non pensare al futuro, alla programmazione di una squadra che di criticità in questa complicatissima annata ne ha mostrate parecchie. Come sempre, quando le cose non vanno, a pagare è solo uno: l’allenatore. È ciò che è successo a Thiago Motta.

L’addio a stagione in corso, un esonero difficile da mandare giù anche se i risultati hanno scontentato tifosi e ambiente. Probabilmente, l’errore più grosso è stato dal punto di vista comunicativo: confermare Motta poco prima del ko di Firenze per poi mandarlo via, incredibilmente, solo poche ore dopo. Ad ogni modo alla Juventus è arrivato Igor Tudor chiamato, da traghettatore, a tentare la risalita provando a conquistare un posto per la prossima Champions League.
Tutt’altro che scontato rientrare tra le prime quattro, vista anche la grande concorrenza. Ad ogni modo proprio riguardo l’addio forzato di Thiago Motta sono arrivate dichiarazioni importanti che rivelano il clamoroso retroscena. Ecco chi ha ‘voluto’ l’esonero dell’allenatore italo-brasiliano: scenario incredibile.
Thiago Motta tradito: l’annuncio è clamoroso
L’addio di Thiago Motta ha fatto enorme rumore nell’ambiente bianconero. A tal proposito a ‘Viva el Futbol’ è intervenuto l’ex attaccante di Roma e Inter, Antonio Cassano. Un pensiero duro quello che ‘Fantantonio’ ha portato avanti riguardo ai ‘responsabili’ del licenziamento dell’allenatore italo-brasiliano.

Dopo l’1-0 rifilato al Genoa, Cassano è tornato a criticare in maniera clamorosa Dusan Vlahovic: “Ha confermato di essere una p***a contro il Genoa”. Ma non c’è solo la punta serba nel mirino dell’ex talento di Bari Vecchia che ha poi puntato il dito sui calciatori che, a sua detta, sarebbero stati responsabili dell’esonero di Motta. Un’accusa pesante che raggruppa volti nuovi dello spogliatoio bianconero, alcuni richiesti in primis dallo stesso Thiago Motta.
“Nico Gonzalez è il cugino di terza categoria di quello visto a Firenze. Koopmeiners? Semplicemente improponibile. Sono loro ad aver condannato Motta”. Cassano non ha usato mezzi termini concentrandosi soprattutto sull’ex Atalanta costato quasi 60 milioni di euro. Ad oggi, una sfortunata operazione di mercato. Perché i numeri del centrocampista olandese, in campo, hanno assolutamente disatteso le aspettative.
Poi una considerazione finale: “Tudor? Troppo presto per parlare. Giudico quei parassiti che hanno rotto il c***o a Thiago Motta“, ha concluso difendendo l’ex allenatore della Juventus per il quale il futuro – già nella prossima stagione – potrebbe riservare una nuova panchina in Serie A. Staremo a vedere.





