Il Napoli, spinto dall’energia dei tifosi e da una voglia matta di chiudere la stagione con dignità, si ritrova ora con un nuovo problema da gestire: David Neres si è infortunato.
Quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco che arriva il contrattempo che nessuno voleva.

Un’assenza pesante, che arriva nel momento meno opportuno e che mette già alla prova la pazienza — e la fantasia — di Antonio Conte, destinato a sedere sulla panchina azzurra.
Il talento brasiliano si era finalmente inserito nei meccanismi della squadra. Dopo un periodo di adattamento, Neres aveva trovato continuità, ritmo e, soprattutto, quella brillantezza che lo rende un’arma imprevedibile sugli esterni. Purtroppo, proprio mentre sembrava pronto a fare la differenza in questo finale di stagione, è arrivato l’infortunio muscolare a bloccare tutto.
E adesso? Ora tocca a Conte trovare soluzioni alternative. E non è semplice, perché l’organico del Napoli è già stato ridotto ai minimi termini, soprattutto in difesa, dove gli uomini contati obbligano a continui adattamenti. Ma perdere un esterno offensivo in un momento come questo significa perdere anche uno dei pochi giocatori capaci di accendere la luce quando la partita si incarta. Neres stava diventando sempre più centrale, e la sua assenza rischia di pesare doppio.
Neres, i dettagli sull’infortunio non sono chiari
I dettagli sull’infortunio di Neres non sono ancora del tutto chiari, ma si parla di uno stop che potrebbe tenerlo fuori anche fino a fine stagione. In un contesto così delicato, dove ogni punto vale oro e ogni partita è una finale, si tratta di una tegola difficile da assorbire. Il pubblico è carico — al Maradona si sono presentati in 10.000 solo per un allenamento — ma la squadra ha bisogno di risposte in campo, non solo sugli spalti.

Questa situazione obbliga Conte a riflettere anche in ottica futura. Neres, se recuperato, resta un tassello prezioso per il nuovo Napoli. Ma se gli infortuni diventano una costante, si rischia di dover rivedere alcuni equilibri. E in una squadra che probabilmente cambierà molto a partire da giugno, ogni dettaglio pesa doppio.
Intanto, tra acciacchi e assenze, la sensazione è che il Napoli stia affrontando questo finale di stagione come una vera e propria prova di sopravvivenza. Si gioca ogni tre giorni, le rotazioni sono al limite, e ogni soluzione diventa un piccolo esperimento.
In questo contesto, perdere un giocatore come Neres significa molto più che perdere un semplice esterno. Significa togliere fantasia, imprevedibilità e respiro a un Napoli che ne avrebbe un bisogno disperato.
Conte dovrà fare magie, e forse anche qualcosa di più. Ma alla fine, la vera domanda è: quanto può pesare l’assenza di un giocatore così, proprio adesso?





