FOTO – Flop 11 Mondiale: da Cr7 a Hulk ecco il 4-2-3-1 di chi ha deluso

flop 11

MONDIALE BRASILE 2014 – Gli undici flop del Mondiale in un’unica formazione. Il peggio del peggio dalla prima partita della competizione fino all’atto finale: ecco a voi i giocatori che alla vigilia di questo importante appuntamento avrebbero dovuto spaccare il mondo e che invece hanno offerto prestazioni pessime, disastrose, sottotono, inguardabili. Prima di proseguire nella lettura occorrono due premesse: innanzitutto abbiamo deciso di stilare la suddetta lista prima della finale e dello spareggio per il terzo e quarto posto perché 62 partite sono sufficienti per individuare chi ha fallito nella missione di regalare soddisfazioni alla propria Nazionale. Successivamente il criterio con cui abbiamo selezionato gli undici sfortunati si basa sul rapporto fra quello che i giocatori hanno dato in campo (o non hanno proprio dato previa scelta tecnica) e quello che avrebbero dovuto dare in base alle precedenti esibizioni. Prendiamo il caso di Eto’o: il camerunense è uno degli attaccanti più talentuosi d’Europa nonché bandiera del Camerun eppure l’ex interista in Brasile non ha lasciato traccia alcuna delle sue doti disputando un solo match, quello dell’esordio contro il Messico. Anche Cristiano Ronaldo non ha brillato e si è meritato un posto in questa formazione. Il motivo? Dal vincitore del Pallone d’Oro ci si aspettano grandi cose e il misero bottino di un assist e un gol (tra l’altro inutile) non basta per evitare la figuraccia al Portogallo eliminato nella fase a gironi.

 

LA FLOP 11 DI BRASILE 2014

L’allenatore a capo di questo 4-2-3-1 è Cesare Prandelli: il Ct dell’Italia ha ottenuto la vittoria all’esordio contro l’Inghilterra poi ha cestinato una qualificazione tutt’altro che impossibile andando a perdere contro Costa Rica e Uruguay. In porta abbiamo schierato Casillas, enorme delusione fra i numeri uno insieme alla Spagna. Il portiere del Real Madrid è stato trafitto per 5 volte all’esordio offrendo almeno due papere da Gialappa’s Band e si è ripetuto nella sfida contro il Cile. La coppia di centrali vede altri due giocatori delle Merengues ovvero Pepe e Sergio Ramos. Il primo ha causato la debacle del Portogallo al cospetto della Germania a causa dell’espulsione rimediata per una mezza reazione inutile su Muller mentre il secondo con Piquè ha formato il muro di sabbia della Spagna. Sugli esterni a destra troviamo Dani Alves che ha riproposto in sostanza quanto fatto vedere in una pessima stagione con la maglia del Barcellona: dopo qualche match il blaugrana ha perso il posto da titolare in favore di Maicon. A sinistra ecco invece Baines, uno dei meno peggio che ha però risentito della condizione generale della sua Inghilterra: gli appassionati della Premier sono abituati ad un altro terzino rispetto a quello ammirato in Brasile.  La diga di centrocampo è occupata da due mediani piuttosto noti: Song e Gerrard entrambi pesci fuor d’acqua nelle rispettive Nazionali. L’inglese ha sulla coscienza l’errore decisivo nella sconfitta di Tre Leoni contro l’Uruguay mentre l’africano non ha azzeccato una partita (il cartellino rosso ricevuto contro la Croazia è la ciliegina sulla torta). Veniamo al reparto offensivo dove figurano Eto’o e, nostro grande azzardo, Cristiano Ronaldo: come spiegato in precedenza da Cr7 ci si aspettava molto di più e le varie palle gol sprecate contro il Ghana sono la conferma di un evento da dimenticare per lui e per tutto il Portogallo. Sulla destra ecco Hulk, uno dei giocatori sostanzialmente inutili convocati da Felipe Scolari: siamo sicuri che un Kakà, un Ronaldinho o addirittura un Robinho fossero stati tanto peggio? In attacco c’è l’imbarazzo della scelta: tra Balotelli, Rooney e Diego Costa abbiamo scelto quest’ultimo simbolo di una Spagna totalmente da riorganizzare. L’ex Atletico Madrid si è procurato la miseria di un calcio di rigore nella sfida iniziale contro l’Olanda poi il nulla.

LA PANCHINA

Non mancano i panchinari. Noi ne abbiamo scelti otto e fra questi Akinfeev (Russia) autore di due topiche clamorose nella fase ai gironi contro Corea del Sud e Algeria, Abate, sconcenrtante nell’unica presenza da titolare, Piquè, vale quanto detto per Sergio Ramos,  Jagielka, un disastro assieme a mezza Inghilterra, Paulinho, simbolo di un centrocampo brasiliano da rivedere, Boateng, desaparecidos dei Mondiali, Rooney e Balotelli.

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