CALCIOMERCATO JUVENTUS GAZZETTA DELNERI – Fa bene a tenerselo, ma fino a un certo punto. Fa bene a tenerselo per rientrare nel solco dell’antico stile-Juve che rimanda a fine stagione il cambio del tecnico. Però c’è un limite a tutto: il fallimento dell’ennesimo progetto di rilancio bianconero è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi due anni, né Ranieri né Ferrara sono riusciti a conservare la panca fino al traguardo. Quanto resisterà Luigi Delneri? La trasferta di sabato a Cesena ha i contorni dell’ultima spiaggia. La Juve viene da tre sconfitte consecutive, cinque negli ultimi sette match. Deprimente: una lunga e lenta linea continua che tende al ribasso. I 31 punti collezionati nell’andata, promettevano un decollo nel ritorno, una volta che la squadra avesse digerito nuovi innesti, schemi e metodi. Invece la situazione è precipitata. Il bilancio appena sufficiente al giro di boa (8 vittorie, 7 pari, 4 sconfitte), si è trasformato in un disastro (3 successi, 1 pareggio e 5 kappaò). La media punti è scesa da 1,63 a 1,11 a partita e anche la differenza reti segna rosso: -3 nel ritorno, contro i +9 dell’andata. Con queste linee di tendenza, la volata Champions è fuori portata anche per qualche ipotetico traghettatore esterno (Vialli, Gentile, Casiraghi…). Che fare? Con un colpo di coda finale, Delneri può dare un tono meno negativo al suo transito bianconero e consolidare la posizione del dg Marotta che rischia di rimanere, anche lui, inghiottito nel fallimento. Quello che conviene alla proprietà — invece— è scegliere adesso il tecnico per il 2011-12: uno di livello mondiale, capace di costruire gioco e di gestire in scioltezza almeno due o tre campioni veri. Perché è di qualità, e non di quantità, che ha bisogno la nuova Juve.
Fonte: Gazzetta dello Sport