ESCLUSIVO | Juventus, Cobolli Gigli: “Paratici non è un numero uno. Marotta e Allegri, ecco cosa avrei fatto”

In esclusiva a calciomercatonews.com parla l’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli: Paratici, Allegri e Marotta i temi caldi

Allegri Roma
Giovanni Cobolli Gigli ex presidente della Juventus, in carica dal 2006 al 2009 © Getty Images

L’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli in qualità di “tifoso, ovviamente”, come ha tenuto a precisare, ha parlato in esclusiva a calciomercatonews.com. Paratici, Marotta e Allegri i temi caldi, ma anche Pirlo, confermato ancora una volta sulla panchina dei bianconeri nonostante la debacle interna di domenica contro il Benevento di Pippo Inzaghi.

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Juventus Griezmann
Andrea Pirlo (©Getty Images)

Iniziamo subito con la domanda calda: Paratici ieri ha confermato Pirlo. Cosa ne pensa? È stato un azzardo catapultarlo subito alla guida di un club così importante?

Io ho dato il mio personale benvenuto da tifoso a Pirlo quando è arrivato e ancora adesso credo che sia stato una scelta giusta, rischiosa eh, come lo sono tutte le scelte. Però non credo che il responsabile sia lui, anzi: la situazione è generata dalle scelte tecniche che sono state fatte in questi ultimi anni.

Quindi, la dirigenza. Il contratto di Paratici è in scadenza a giugno. Lei lo rinnoverebbe?

Ciò che penso di Paratici l’ho sempre detto, con rispetto: può essere un ottimo numero due, ma non è un numero uno. La mia osservazione è sempre la stessa: è stato un errore da parte del presidente Agnelli separarsi da Marotta.

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Allegri © Getty Images

E da Allegri, invece?

Mi è piaciuto molto sentire Allegri domenica, ma ci ha fatto capire che la sua avventura alla Juventus è conclusa. Ha detto anche che nell’ultimo anno, il quinto, c’era qualche elemento che iniziava a stridere. Poi vabbè: io l’avrei tenuto, ma a questo punto bisogna guardare avanti. Certamente è stato un errore sostituirlo con Sarri.

Avanti con Pirlo, dunque.

Una squadra deve dare fiducia ai propri giocatori e al proprio allenatore, in particolare la Juventus. Non si può cambiare opinione e si deve costruire per andare avanti e fare meglio per l’anno prossimo. Anzi: anche quest’anno. Perché la Juventus deve arrivare almeno tra le prime quattro per poter far la Champions l’anno prossimo.

Poi i senatori. Buffon e Chiellini sono in scadenza. Sarebbe più corretto trattenerli, soprattutto per lo spogliatoio, o sarebbe meglio dare un taglio al passato?

Sono due grandi, grandissimi, che hanno fatto la storia della Juventus e che hanno carisma. A mio avviso Buffon, che ha ancora il fisico per andare avanti, potrebbe continuare un anno come portiere e poi io auspicherei che trovasse uno spazio nella dirigenza della Juventus. Chiellini corre sempre il rischio di un infortunio. Però, insomma, io credo che siano due patrimoni della Juventus e quindi in un modo o nell’altro cercherei di tenerli.

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Gianluigi Buffon © Getty Images

Al di là di tutto, perdere il campionato dopo nove anni di dominio ci starebbe. Il problema è come. L’anno prossimo potrebbe essere un nuovo ‘anno zero’ per la Juventus?

Sono perfettamente d’accordo che ci starebbe. Hanno detto bene il presidente Elkann, Paratici: nove scudetti di fila sono una cosa incredibile e bisogna riconoscere il merito alla Juventus per averli raggiunti. Ormai, però, credo che questo scudetto sia perso e si può cercare di arrivare secondi o terzi, e sarebbe una buona cosa, poi vincere la Coppa Italia. Sicuramente serve una squadra ristrutturata per partire bene l’anno prossimo con lo stesso allenatore che, allo stesso tempo, ha maturato un po’ più di esperienza.