Tottenham-Milan, arriva la ‘sentenza’: “Non sembrava lui”

Il giorno dopo la meritata qualificazione del Milan ai danni del Tottenham, arrivano i giudizi anche sull’operato di Conte

Zero reti in due partite. Una qualificazione mai veramente messa in dubbio, con la formazione di Stefano Pioli che ha sfiorato la vittoria – che avrebbe meritato – anche nella gara di ritorno. Il Milan passa con merito ai quarti di finale di Champions League eliminando il Tottenham di Antonio Conte, apparso raramente pericoloso dalle parti di Maignan.

Il Tottenham visto all'opera contro il Milan non è sembrata una squadra di Conte
Antonio Conte Calciomercatonews.com

Ha destato scalpore, nell’opinione di parecchi addeti ai lavori, l’atteggiamento della squadra inglese. Che non è parsa, se non lontanamente, avere le caratteristiche che normalmente hanno le formazioni allenate dal tecnico salentino. La pensa in questo modo anche Fabrizio Biasin, noto giornalista di orientamento nerazzurro, intervenuto ai microfoni di TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it. Ecco il suo pensiero dopo aver visto all’opera gli Spurs nell’arco dei 180′ in Champions League.

Biasin duro sul valore del Tottenham: “Non gioca un calcio all’altezza”

Quello di ieri non è sembrato Antonio Conte. E non era una squadra di Antonio Conte. Era 11 presi a Camden Town e buttati in un campo. Conte non sembrava lui. Ha dei problemi personali evidenti, arriva da una stagione complicatissima. Sono scusanti. È vero che il Tottenham non sta giocando a livello sufficiente, e non da ieri, ma per tutto il campionato. È una squadra che spesso vince quasi per caso, perchè non gioca calcio all’altezza“, ha esordito Biasin.

Il Tottenham visto all'opera contro il Milan non è sembrata una squadra di Conte
Antonio Conte Calciomercatonews.com

Conte non è il mio allenatore preferito, ma gli va dato atto che non è solo l’allenatore della garra. All’Inter c’era un ragionamento su attacco delle seconde palle. Pressing, palla divensiva…Ha anche idee. Non è che entra e dice ‘entrate e correte’. Il fatto che Richarlison abbia detto quello che ha detto mi fa pensare che ci sia un problema importante di rapporti tra allenatore e resto della squadra. Nessuno si permette di dire una roba del genere a Conte. È un mese che è assente, e ieri l’assenza si è vista. Devi entrare e sapere che un gol almeno lo devi fare, e lui è entrato dicendo ‘aspettiamo e vediamo come va’: e questa non è mai una grande idea”, ha concluso.

Impostazioni privacy