Mancini zittisce le polemiche: il ct non le manda a dire, sentenza durissima su due giocatori

Mancini è un allenatore che non ha mai nascosto ciò che prova. E infatti questa volta non ha badato a spese in quanto a parole dette

La recente vittoria del commissario tecnico contro il Malta non ha affatto contribuito a placare la sua foga. Anzi, probabilmente col senno di poi potrebbe addirittura aver alimentato le polemiche che sono scaturite da tutto ciò. Ma è bene andare con ordine, prima di procedere.

Italia, Mancini non fa sconti
Mancini, CT della Nazionale (Calciomercatonews-LaPresse)

Le sue convocazioni non hanno fatto piacere a chissà quanti tifosi. Buona parte del pubblico ha infatti affermato come alcune assenze fossero clamorose. Cosa condivisibile in parte, visti i risultati che effettivamente sono stati portati a casa.

Aver puntato (quasi) tutto sui giovani gli fornisce sicuramente un grande merito. Ma alcune presenze non sono affatto andate giù agli italiani.  Viste le numerose polemiche insorte di recente, l’allenatore ha pensato bene di mettere a tacere ogni dubbio. Facendo così maggiore chiarezza su quanto fatto a livello di convocazioni.

Nel prossimo paragrafo si potranno così apprezzare le sue motivazioni. Per buona pace dei tifosi che, dopo tanto tempo, aspettavano finalmente un chiarimento. Ora lo potranno avere, in maniera integrale e senza alcun filtro. Così come certi concetti devono essere espressi.

Critiche convocazioni, Mancini chiarisce tutto

Le parole di Mancini riguardo le convocazioni sono state molto chiare. A detta sua alcuni giocatori sono stati chiamati nonostante il loro digiuno duraturo dal giro della Nazionale. Le mancate convocazioni hanno per ovvie ragioni delle motivazioni più specifiche alla base.

Le polemiche principali sono arrivate per le mancate chiamate di Zaniolo e Zaccagni, ritenuti a detta di molti tifosi meritevoli di una chance. Viste le tante partite degli elementi più maturi, all’allenatore ex Inter e Manchester City è sembrato corretto inserire più giovani all’interno del progetto.

Zaccagni e il 'caso' delle convocazioni di Mancini
Zaccagni (Calciomercatonews.com-LaPresse)

Scelta che si è rivelata saggia e lungimirante. Le ottime prove di Mateo Retegui sono uno dei tanti esempi che si potrebbero fare. Il discorso si può chiaramente ampliare anche altrove. Inoltre il tecnico ha detto che l’Italia pecca di attaccanti italiani. Tra le big del calcio italiano l’unica punta meritevole di fatto è Ciro Immobile.

Servirebbero dunque dei volti nuovi a cui affidarsi. Una situazione sicuramente non facile, come si può intuire. Ma il problema risiede a monte. Se non si permette ai giovani di inserirsi anche in dei contesti più provanti allora ogni sforzo sarà vano.

L’Italia continuerà a latitare nel buio cercando una punta degna di questo nome.