Blitz nella sede dell’Inter: cessione del club nerazzurro al fondo statunitense per più di un miliardo di euro
Stasera all’Ataturk Olympic Stadium di Istanbul, l’Inter di Simone Inzaghi affronterà il Manchester City di Pep Guardiola nella finale di Champions League.
I nerazzurri inseguono la quarta ‘Coppa dalle grandi orecchie della loro storia’, a 13 anni dal trionfo al ‘Bernabeu’ che completò il triplete, mentre i Citizens vanno a caccia del loro primo sigillo dopo il ko nella finale del 2021 contro il Chelsea.
Attesa spasmodica, quindi, per i tifosi nerazzurri per una finale (inimmaginabile ai blocchi di partenza) che potrebbe regalare loro una sorta di ‘piccolo triplete’ dopo che in stagione gli uomini di Simone Inzaghi hanno già alzato al cielo la Supercoppa italiana e la Coppa Italia.
Tuttavia, sono due le partite che in queste ore tengono con il fiato sospeso i tifosi nerazzurri. A catalizzare la loro attenzione non solo l’ultimo atto della Champions League, ma anche un altro match. Che non si disputa sotto i riflettori, bensì nella ‘stanza dei bottoni’ del club nerazzurro.
Cessione Inter al fondo USA: Zhang chiede più di 1 miliardo
Secondo quanto riportato dal prestigioso ‘New York Times’, fondi d’investimento statunitensi sono seriamente interessati ad acquisire la proprietà dell’Inter. I loro advisor hanno già passato al setaccio i conti societari nerazzurri nel corso di alcune visite nella sede di Viale della Liberazione.
Al momento, però, nulla di concreto in relazione a un cambio della guardia sulla tolda di comando della ‘Beneamata’.
L’ostacolo per la finalizzazione della relativa operazione è sempre lui, il Presidente nerazzurro Steven Zhang. Il rampollo del fondatore dell’impero ‘Suning’ pretende 1.2 miliardi di euro per cedere la quota di maggioranza azionaria dell’Inter.
Una cifra considerata esagerata dai possibili acquirenti del club nerazzurro, ragion per la quale non se n’è fatto nulla.
Non una buona notizia per i tifosi nerazzurri, visto che la loro squadra del cuore non naviga economicamente in buone acque, ma neanche per lo stesso Steven Zhang, stretto tra due fuochi.
Da una parte la volontà di tenere fermo rispetto alla sua valutazione del club nerazzurro, dall’altra la necessità di restituire il prestito da 275 milioni ottenuto dal fondo Oaktree (ieri, a ‘La Gazzetta dello Sport’, Zhang ha detto che vuole “rifinanziare il prestito”…) mettendo a garanzia proprie le quote azionarie dell’Inter.
Di conseguenza, se Zhang non onorerà il proprio debito, il club nerazzurro entrerà nel portafoglio del fondo statunitense. Un film già visto dalle parti di Milano. Con il Milan diventato di proprietà del fondo ‘Elliott’ prima di essere ceduto da quest’ultimo all’attuale proprietario Gerry Cardinale.
Un film che, però, a quanto sembra, Steven Zhang non ha visto, altrimenti non si intestardirebbe nella sua eccessiva richiesta per cedere la proprietà della ‘Beneamata’ rischiando così di vedersela ‘espropriata’ dal fondo Oaktree.