Andrea Agnelli ha presentato ricorso al Tar. Cosa sta succedendo e cosa cambia per la ‘Vecchia Signora’. Ecco tutti i dettagli
Fino alla fine. L’ex Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, fa proprio l’hashtag/slogan dei tifosi bianconeri. Sostituito al vertice del club bianconero da Gianluca Ferrero, il cugino di John Elkann è fuori dal club bianconero e dai ranghi federali ma non si arrende.

Come è noto, l’iter processuale sportivo nell’ambito dell’inchiesta sulle c.d. ‘plusvalenze fittizie‘ si è concluso davanti alla Corte d’Appello Federale che, chiamata a rimodulare la precedente ai sensi del verdetto del Collegio di Garanzia del Coni, ha ridotto a 10 gli iniziali 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionato appena conclusosi inflitti alla Juventus.
Penalizzazione confermata dal Collegio di Garanzia presso il Coni, che di fatto è costata al club bianconero la qualificazione alla prossima Champions League.
Peggio, se vogliamo, è andata ad Andrea Agnelli che per effetto dei due anni di inibizione comminatigli dalla Corte d’Appello Federale e confermati dal Collegio di Garanzia presso il Coni è, come detto, non fa più parte del mondo del calcio.
Agnelli, ricorso al Tar contro i due anni di squalifica
Ebbene, proprio nell’ultimo giorno utile, esauriti i gradi della giustizia sportiva, Andrea Agnelli ha presentato ricorso al Tar (Tribunale Regionale Amministrativo) contro la suddetta inibizione. Cosa succederà adesso?

Sulla questione si è espresso, ai microfoni di ‘Radio Radio’, il giornalista di ‘Tuttosport’: “Agnelli si è rivolto al Tar, lo ha fatto da cittadino libero, non è più nel Consiglio d’amministrazione della Juventus. Conta per lui, ma la Juve resterà punita con i 10 punti di penalizzazione e con l’ammenda“.
Dunque, per la Juventus non cambia nulla, i 10 punti di penalizzazione, che le sono costati la ‘Coppa dalle grandi orecchie’, rimangono ma non cambia nulla anche per lo stesso Andrea Agnelli.
Anche in caso di sentenza favorevole da parte dei giudici amministrativi è quasi impossibile un suo rientro nel mondo del calcio. La Juventus e il calcio rappresentano ormai un capitolo chiuso. La decisione di ricorrere al Tar è motivata dalla volontà di riabilitare la propria immagine ‘ripulendosi’ la fedina penale sportiva.
Tuttavia, l’udienza davanti al Tar, che non è stata ancora calendarizzata, non è l’unico appuntamento nelle aule giudiziarie per l’ex Presidente bianconero. Infatti, è stato fissato per il 27 giugno (slittato dal 15 giugno) il processo davanti al Tribunale Federale Nazionale della Figc nei suoi confronti sul caso della cosiddetta ‘manovra stipendi’.
L’ex Presidente della Juve è stato l’unico tra i dirigenti bianconeri a non accettare il patteggiamento, cosa che invece ha fatto la ‘Vecchia Signora’ che patteggiando una sanzione di 718 mila euro ha chiuso ogni pendenza davanti alla giustizia sportiva italiana.





