Arriva alla Juve e si porta Zaniolo: Maldini incassa la beffa

Sull’asse Milano-Torino-Roma potrebbe consumarsi una doppia beffa per il club rossonero: non solo Zaniolo in ballo

Con l’Assemblea degli Azionisti Juve tenutasi nella giornata di mercoledì 18 gennaio, il club bianconero ha aperto ufficialmente un nuovo capitolo della sua gloriosa storia. Con le nomine, ormai ufficiali, di Gianluca Ferrero alla presidenza del club e di Maurizio Scanavino come nuovo Dg – e prossimo Ad dei piemontesi – si volta definitivamente pagina. L’era Agnelli, che tanti successi ha portato, si è chiusa.

Massara e Maldini a Riyadh
Massara e Maldini © LaPresse

La rivoluzione societaria però non è ancora completa. Finora il Ds Federico Cherubini – sostanzialmente l’unico superstite della vecchia squadra dirigenziale, è rimasto al suo posto, ma le voci sul possibile ingaggio di un nuovo Direttore Sportivo non si sono affatte placate. Il sogno, probabilmente irraggiungibile, si chiama Cristiano Giuntoli. Più fattibile l’arrivo invece di Frederic Massara dal Milan. L’ex dirigente giallorosso potrebbe tra l’altro presentarsi con un bel regalo alla Continassa.

Massara e la via preferenziale per arrivare a Zaniolo

In carica come segretario generale della Roma all’epoca dell’arrivo nella Capitale di Nicolò Zaniolo – inserito con Santon nell’affare che pottò Nainggolan all’Inter nel luglio del 2018 – Massara fu uno dei primi ad accorgersi delle potenzialità del ragazzo nativo di Massa. Questo ‘feeling’ con l’attaccante giallorosso, rimasto finora inespresso nel discorso di un possibile arrivo al Milan, potrebbe essere usato per facilitare l’ingaggio di Zaniolo da parte della Juve. Ovviamente il tutto dopo che lo stesso Massara si sia legato al club bianconero in qualità di Ds, appunto.

Nicolo Zaniolo in azione
Nicolo Zaniolo © LaPresse

L’arrivo a Torino del duo dirigenziale-tecnico non è affatto da escludere. Che Zaniolo abbia cotltivato da sempre, essendo tifoso bianconero sin da piccolo, il desiderio di vestire la maglia della Juve, è cosa nota. Decidere di farlo ‘accompagnato’ da chi, forse per primo, aveva scorto in lui le potenzialità per giocare in A da protagonista, potrebbe essere il nodo-chiave per rompere gli indugi. Inutile sottolineare come tutto ciò per il Milan rappresenterebbe una doppia beffa difficile da digerire.

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