Maurizio Sarri ha suonato la sveglia per la sua Lazio: strigliata negli spogliatoi. Ecco cosa è successo in casa biancoceleste
Maurizio Sarri da quando è sulla panchina biancoceleste sembra allenare due Lazio. Quella attenta, applicata, vogliosa e forzuta che si vede solo in determinate partite (specie nei big match) in grado di giocare e competere contro chiunque. Poi c’è l’altra Lazio, la brutta copia della prima, che a volte viene fuori nel corso delle partite. In particolare contro le piccole. Non necessariamente per l’intera durata di essi, bastano pochi minuti per stravolgere e compromettere le gare.
Si tratta di una storia che va avanti da tempo. L’anno scorso forse meno rispetto a quello precedente, cioè il primo del “Sarrismo” capitolino ma comunque a tratti rispunta ancora fuori. Un dottor Jekyll e Mr Hyde in versione biancoceleste.
Questa stagione sembra iniziata sulla stessa falsariga: sconfitte con Lecce e Genoa, vittoria in casa del Napoli campione d’Italia. Sembra quasi una barzelletta. Ecco perché il tecnico sta battendo su un tasto all’interno dello spogliatoio, e lo ha fatto specialmente nei giorni di sosta.
Sarri ha suonato la sveglia: vuole farsi trovare preparato per l’incontro in casa della Juve, il secondo consecutivo che lo vedrà in trasferta nelle vesti di ex.
Sarri suona la sveglia per la sua Lazio: cosa è successo nello spogliatoio
Il tecnico sta iniziando a ripetere un mantra sempre più costante ai suoi ragazzi, parole ripetute anche nella pancia del “Maradona” dopo l’impresa di due sabati fa. “La mentalità è stata feroce”, andava ripetendo dopo la vittoria in casa del Napoli di Garcia. E ha ribadito il concetto ai suoi ragazzi nelle segrete stanze di Formello.
Come riportato dal Corriere dello Sport, Sarri avrebbe detto ai suoi che “l’atteggiamento di Napoli è l’atteggiamento giusto”. Li vuole sempre come a Napoli. Su questo sta battendo in questi giorni il condottiero laziale. “La mentalità deve essere sempre quella, ma sarà il tempo a dircelo. Siamo vulnerabili da questo punto di vista”, ammette Sarri. Il tutto è un discorso di spirito di sacrificio, applicazione e attenzione. Ma anche della mentalità con cui si entra in campo.
Vuole questo dai suoi ragazzi, vedremo se l’avranno imparato. Le prove saranno subito di quelle importanti: prima a Torino contro la Juve, poi contro l’Atletico Madrid nel debutto della Champions League. Questi due impegni potranno dire se i giocatori avranno appreso o meno la lezione di Sarri che avrà l’intera rosa a disposizione solo a 48 ore dal match dello Stadium. Ma più che la condizione fisica conta la testa, come ha spiegato l’ex tecnico dell’Empoli.