Editoriale Milan, la rinascita di Ronaldinho passa da un’intuizione di Allegri

EDITORIALE MILAN RONALDINHO – Martedì ad Amsterdam ha fatto panchina guardando in tuta i suoi compagni che faticavano contro i lanceri che correvano per tre. Tutti subito a definire l’esclusione del Gaucho dall’undici titolare come un segno inequivocabile della conclusione della sua storia d’amore con i colori rossoneri. Olympiacos, Los Angeles Galaxy e Flamengo eran già pronti a battagliare per assicurarsi le prestazioni del talento di Porto Alegre.
Ma sabato al Tardini va in scena Parma-Milan, Ronaldinho viene schierato nell’undici titolare dal mister, l’attacco poggia su di lui, su Ibra e su Robihno. Un tridente già schierato con il Genoa ma che non ha convinto del tutto, nonostante la vittoria.
Subito dai primi minuti i più attenti hanno notato una novità, Ronaldinho non occupa la sua solita mattonella (a sinistra nel tridente) ma svaria dietro alle due punte Ibrahimovic e Robinho. È un Gaucho schierato da trequartista (dove in verità non ha mai convinto del tutto, fornendo le sue migliori prestazioni sempre e solo sulla mattonella a sinistra) che inventa calcio come nessuno si aspettava. Infatti il brasiliano svaria su tutto il fronte d’attacco: inventa, corre, pressa e rientra anche a coprire. Insomma un Ronaldinho che non ti aspetti!
Forse è una delle migliori prestazioni del Ronaldinho rossonero, tanto movimento e tanto sacrificio, ma un sacrificio che non annebbia la sua fantasia. Se i suoi compagni d’attacco fossero stati più cinici l’elenco degli assist fornito da Ronaldihno sarebbe aumentato (uno su tutti l’assist per Ibrahimovic che spara in bocca a Mirante). Non sappiamo bene cosa sia cambiato nella testa del brasiliano, mai incline a soffrire e sacrificarsi per la squadra l’anno scorso, intento ora ad aiutare i compagni di reparto del centrocampo nella partita del Tardini.
Forse l’acquisto di Robinho, che continua ad essere schierato nell’undici titolare, e il prossimo recupero di Pato, hanno fatto scattare la molla dell’orgoglio nel Gaucho, stimolato anche dalla possibile convocazione nella sua nazionale e dalla stima e l’affetto del patron rossonero nei suoi confronti.
Ronaldinho schierato dietro le punte ha risposto presente, facendo illuminare gli occhi dei suoi supporters che sabato sera lo hanno applaudito e incitato. Una posizione che accentra gran parte delle azioni del Milan sul suo estro, una posizione che gli permette anche di tirare in porta, rischiando anche di siglare il 2-0 scongiurato dall’ottimo Mirante.
Allegri e tutto il popolo milanista possono gioire, se Ronaldinho dietro le punte rende così (magari facendolo riposare ogni tanto come contro l’Ajax, tanto le alternative ci sono) il Milan può arrivare in alto.
Orasarà compito di Allegri riuscire a schierare sempre la migliore formazione. Una formazione che può variare all’occorenza e a seconda dell’avversario (4-3-3 oppure 4-3-1-2) variando anche i suoi protagonisti d’attacco.
Ora c’è la sosta, Allergri lavorerà proseguendo su questa strada senza i nazionali ma con una convinzione in più….Ronaldinho trequartista si può!

Fabio Profugo – www.calciomercatonews.com

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