Serie A, editoriale: Burdisso 3 giornate, Krasic 2, la simulazione non può essere equiparata al gioco violento!

EDITORIALE KRASIC BURDISSO SIMULAZIONE – Il calcio italiano ha confermato l’intenzione di stanare i simulatori squalificando per due giornate il serbo della Juventus Milos Krasic, reo di aver ingannato l’arbitro De Marco (e il guardalinee chi o cosa guardava?) durante il match contro il Bologna.

Giusta la decisione del Giudice Sportivo soprattutto alla luce dei precedenti di Zalayeta e Adriano. Certamente non bisogna crocifiggere Krasic che in Italia continua a mostrarsi soprattutto per la sua grande classe.

C’è qualcosa che però non è facile condividere: Krasic ha simulato e ha beccato 2 giornate, un gesto antisportivo certo che però non ha recato danno fisico all’avversario. In Cagliari-Roma, disputato l’11 settembre, Burdisso compie un’entrata killer nei confronti di Daniele Conti, centrocampista dei sardi. Il figlio di Bruno Conti riporta una taglio profondo al ginocchio che è stato poi suturato con 30 punti. Il Giudice Sportivo squalifica Burdisso per 3 giornate tra le polemiche di molti addetti ai lavori.

Può il gioco violento essere equiparato alla simulazione? Cambiamo questo bizzarro regolamento: il gioco violento deve essere punito maggiormente, a volte un’entrataccia può provocare danni terribili e periodi di stop forzato lunghissimi.

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli forse ha ragione: l’aggressione mediatica subita da Krasic è stata esagerata, soprattutto perchè dopo le tre giornate di squalifiche inflitte a Burdisso nessuno (pochi) ha gridato allo scandalo.

La salute dei giocatori prima di tutto…

Claudio Ruggieri – www.calciomercatonews.com




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