CALCIOMERCATO INTE RESTROSCENA MIHAJLOVIC – UNA SETTIMANA. Sette confusi giorni nei quali, subito dopo il successo nella Champions League, Sinisa Mihajlovic è stato di fatto l’allenatore dell’Inter. Massimo Moratti, per ingenuità o per testardaggine, era l’unico a non sapere. A non sapere che Mourinho, un nano secondo dopo la finale di Madrid, sarebbe volato tra le braccia di Florentino Perez; l’unico a non sapere che a Mourinho, del contratto ancora in vita e della penale da pagare in caso di addio, gliene importava meno che nulla. Così, quando, finalmente, dinanzi al tecnico portoghese che lascia il Santagio Bernabeu a bordo della macchina del presidente spagnolo, Moratti si è capacitato di ciò che tutti sapevano, ecco che il suo primo pensiero è volato appunto a Mihajlovic. Che conosceva non bene, ma benissimo, visto che lo aveva avuto sia come giocatore sia come vice-Mancini. Duro quanto basta, Mihajlovic, agli occhi del presidente, era l’erede naturale di Mourinho: certo, nulla a che vedere, come esperienza e come palmares. Ma in fondo, l’idea di cambiare totalmente prospettiva, in panchina, dopo aver avuto lo Special One, era una filosofia anche intelligente.
Così, per una settimana, Mihajlovic è stato il prescelto: tanto che il serbo, proprio in quegli stessi giorni, perse il treno Sampdoria, per non poter dare subito una risposta. E stava per perdere anche quello della Fiorentina, finchè Marco Branca, forzando un po’ la mano, non prese di petto la situazione. Bypassando anche Oriali, un altro che, come il presidente, avrebbe visto benissimo Mihajlovic sulla panchina nerazzurra. L’Inter, Branca in testa, volò così su Benitez. Il resto della storia, Oriali compreso, è più che noto.
Fonte: Tuttosport