Calcioscommesse, Gervasoni parla e inguaia 20 giocatori di B e lega Pro

CALCIOSCOMMESSE  GERVASONI SERIE B LEGA PRO – Alla fine Carlo Gervasoni ha deciso di collaborare con i magistrati. In estete Vittorio Micolucci lo aveva inguaiato indicandolo come referente degli slavi e svelando un incontro nel cuore della notte per una corruzione a colpi di mazzette da 500 euro. Accuse respinte sdegnatamente qualche mese fa, durante il processo sportivo. Ieri davanti al gip Salvini la totale retromarcia. Tutte vere le combine riguardanti l’Albinoleffe che secondo il giocatore è la squadra dove lui e altri compagni hanno iniziato nel 2009 a praticare i tarocchi per conto degli zingari. Ma Gervasoni ha detto molto di più, tirando in ballo almeno 20 calciatori di B e Lega Pro e ampliando la lista delle partite. Indicando sfide anche di Coppa Italia e Serie A. Quali? Per ora sono state secretate nel verbale dell’interrogatorio come riporta la Gazzetta dello Sport. Gervasoni ha spiegato che le gare si vendevano senza l’esclusiva. «C’è dunque un’altra organizzazione che gira intorno a questi affari», fanno sapere fonti investigative. Solo sul nome di Cristiano Doni c’è stato un quasi silenzio. L’ex difensore del Piacenza in sostanza ha solo riferito di «non sapere che cosa ha combinato il capitano dell’Atalanta». Un comune denominatore dei primi due giorni di interrogatori. L’impressione degli inquirenti, comunque, è che l’ex difensore della Cremonese, vittima di un incidente stradale (vero o presunto) dopo l’avvelenamento (con il Minias) che sarebbe stato tentato da Marco Paoloni il 13 novembre 2010 prima della gara Cremonese-Paganese, possa raccontare ancora altri fatti rispetto a quelli snocciolati ieri. Potrà farlo già martedì 27 quando comparirà davanti dal pm Di Martino alla presenza dei suoi legali, Guido Alleva e Filippo Andreussi. Quest’ultimo ieri ha ricevuto una telefonata da un sedicente tifoso del Mantova il quale lo ha minacciato di morte. Episodio subito denunciato.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, invece, Luigi Sartor. «A giugno (quando il nome di Sartor uscì durante la prima fase dell’inchiesta, ndi) Sartor si era detto disponibile a rispondere a tutte le domande degli inquirenti — racconta Tuccari —. La convocazione non è mai arrivata sino alla mattina del 19 quando è stato prelevato a casa sua. Di questo il mio assistito è afflitto». Sartor adesso con il suo avvocato imposterà una linea difensiva e risponderà alle domande del pm il 29 dicembre (il giorno prima toccherà a Santoni). Intanto ha pronta l’istanza di scarcerazione al Tribunale del riesame.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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