Juventus, Conte risponde alle accuse: Non prendiamo lezioni da nessuno

JUVENTUS CONTE POLEMICA ARBITRI – In vista della partita contro il Catania, Antonio Conte carica la Juventus per non perdere altri punti dopo il pareggio contro il Parma. In conferenza stampa, le prime parole del tecnico pugliese sono per Sebastian Giovinco, come riporta il Corriere dello Sport:  «Gli chiedo scusa per quello che ho detto. Ho espresso giudizi non giusti e quindi gli chiedo scusa ma il mio sfogo facevo riferimento solo alla partita contro i gialloblù e mi sono sfogato con molta tranquillità. In quella gara ho visto un clima particolare e l’ho solo fatto notare. Anche a Parma abbiamo fatto una grande partita. Dobbiamo solo fare qualche gol in più. Analizzando i dati statistici, infatti, so che il nostro gioco è produttivo. È un momento in cui, per episodi, non troviamo il gol. Sono sicuro che contro il Catania sarà una bella partita senza alcun tipo di condizionamento». Poi torna sulle polemiche che hanno seguito la sfida contro il Parma e le dichiarazioni derivate dalle parole di Conte nel post partita: «Siamo cresciuti in fretta. Arrivare ad essere considerati gli antagonisti del Milan ci riempie di orgoglio. Dobbiamo solo dimostrare di saper mantenere un alto livello di competitività. Cosa mi ha dato fastidio? A livello di eleganza e stile non devo ricevere nessuna lezione. Ognuno ha il proprio modo di fare e di essere. Se sono stato poco elegante significa che cercherò di andare a lezione di bon ton per affrontare certe situazione che fino ad oggi ho vissuto in maniera molto serena. Le parole di Ranieri? Lui alla fine dice un qualcosa che protrae la discussione. Ranieri ha paura che ci siano condizionamenti, ma allora ci stanno o no questi condizionamenti. La sua risposta lascia una porta aperta. Allora vuol dire che c’è insita in tutti questa situazione del condizionamento degli arbitri. Io ho sempre detto non vogliamo niente a favore, vogliamo solo parità di trattamento. Poi capisco le polemiche ma non ho alzato la voce per chiedere disparità di trattamento. Poi mi sento rispondere che non devono esserci condizionamenti. Eh no, fatemi capire perché o io non capisco l’italiano o altrimenti mi dovete spiegare quelle parole. Io non voglio aizzare folle. Ho un trascorso calcistico che dice che sono sempre stato un indomito ma leale. Lasciamo stare le chiacchiere da bar e facciamo che parli il campo e vinca il migliore. Poi ognuno tragga le proprie conclusioni ma i miei concetti sono chiari. Voglio solo aizzare il tifoso della Juve a comprare il biglietto perché ci serve il loro sostegno allo Juventus Stadium. Tra l’altro, e voglio aggiungere questo dettaglio, sono contento che in settimana Braschi abbia confermato un errore dell’arbitro. Sono parole che aiutano a stemperare».

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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