I 25 peggiori calciatori stranieri del campionato italiano

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I 25 CALCIATORI PEGGIORI DELLA STORIA – Accanto ai campioni veri, il campionato italiano ha accolto spesso calciatori che, non solo non sono riusciti a sfondare, ma che anche all’estero non hanno fatto granchè. Ecco i 25 calciatori stranieri peggiori che hanno militato in serie A di Today.it.

25. Hans Dieter Mirnegg: arrivato nel 1981, a 26 anni, militò nel Como nell’anno della sua retrocessione.

24. Josè Luis Calderon: è considerato il super flop nel peggior campionato di sempre del Napoli, nella stagione 1997/98

23. Luvanor: brasiliano del Catania, nell’anno della sua promozione in serie A nel 1983. Di brasiliano, però, aveva solo il passaporto.

22. Hugo Maradona: fratello del più famoso Diego, con la maglia dell’Ascol idimostrò presto di avere solo il cognome del fratello.

21. Viorel Nastase: arrivò in Italia per indossare la maglia del Catanzaro ma ben presto i problemi fisici e la passione per la bella vita lo trasformarono presto in un ex atleta.

20. Andreas Andersson: svedese, non riuscì a trasformarsi in campione sotto la guida di Arrigo Sacchi.

19. Ugochukwu Enyinnaya: si fece notare nella notte che consacrò Antonio Cassano. Segnò un gol all’Inter da 40 metri. Dopo quella prodezza, però, il suo nome non fece più storia.

18. Sebastian Rambert: è ricordato per il compagno di viaggio che lo portò all’Inter nel 1995, Javier Zanetti.

17. Davor Cop: rinforzo dell’Empoli nel 1987, resta un cimelio prezioso solo per i collezionisti di figurine.

16. Sergio Zarate: fratello di Mauro, è ricordato per la poca mobilità e i piedi ruvidi.

15. Diego Latorre: rinforzo della Fiorentina, non riuscì ad imporsi. In compenso, però, i tifosi viola gli devono molto visto che si fece accompagnare da un certo Omar Batistuta che Cecchi Gori decise di acquistare con lui.

14. Fabio Junior: doveva essere l’erede di Romario e Fabio Capello, allora allenatore della Roma, provò in tutti i modi a trasformarlo in un campione salvo poi, doversi arrendere di fronte all’evidenza.

13. Michel Van de Korput: arrivato come l’erede di Krol, i granata si resero presto conto di non avere tra le mani un campione ma una pippa.

12. Caio: incubo delle tifoserie di Santos, Flamengo, Inter e Napoli. Nel 1995, Massimo Moratti pensò di aver portato a casa il bomber del futuro, ma in molti si resero conto che non aveva davvero nulla di brasiliano.

11. Francis Zahaoui: primo africano della serie A, arrivò in Italia nel 1981 in forza all’Ascoli. Non aveva i piedi di Eto’ò o Drogba ma pagò l’ignoranza dell’epoca.

10. Waldemar Victorino: il Cagliari decise di scommettere su di lui nonostante i 29 anni peccato però che non vide mai né la porta né il pallone.

9. Luther Blisset: ha indossato la maglia numero 9 del Milan quattro anni prima che in rossonero sbarcasse Marco Van Basten.

8. Herbert Neumann: ha giocato a Udine e a Bologna senza mai riuscire ad imporsi.

7. Luis Silvio: calciatore della Pistoiese nel suo unico campionato di serie A, nel 1980, è stato un calciatore davvero scarso.

6. Mika Aaltonen: dopo aver segnato un gol da 40 metri a Walter Zenga, l’Inter decise di puntare su di lui ma fu solo un flop.

5. Ma Ming-Yu: giocò nel Perugia di Luciano Gaucci, è stato il primo calciatore cinese del campionato italiano di cui non si ricorda quasi nessuno.

4. Andrade: arrivò a Roma tre anni dopo l’addio di Falcao. Prendere il suo posto non è stato facile e i tifosi giallorossi lo ricordano come “Er Moviola”.

3. Jorge Caraballo: arrivò in Italia portato da Adolfo Anconetani, figlio dello storico presidente del Pisa. A stento può essere considerato un calciatore.

2. Gustavo Bartelt: a Roma è ricordato per la storia del passaporto falso che gli cosò una lunga squalifica. Arrivò a Roma nell’estate del ’98 con tante speranze che, però, furono spezzate via dalla realtà del campionato italiano.

1. Winston Bogarde: arrivò al Milan insieme a Kluivert e Davids ma a dicembre ci fu già l’addio.

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Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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