Italia, Immobile bersagliato | L’agente è una furia: “E’ mala fede”

Critiche nei confronti di Ciro Immobile dopo le ultime prestazioni in Nazionale: ecco il parere dell’agente 

Immobile Italia-Spagna
Ciro Immobile ©Getty Images

Nello straordinario percorso dell’Italia all’Europeo, l’unica nota stonata sembra essere Ciro Immobile. Le prestazioni dell’ultimo vincitore della Scarpa d’Oro non stanno rispettando le attese e spesso è sembrato spaesato all’interno di un gruppo molto collaudato. Le critiche per il bomber della Lazio, nonostante i due gol contro Turchia e Svizzera, non sono mancate e in merito è intervenuto il suo agente Alessandro Moggi che è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio’ che si è espresso in maniera decisa, supportando il valore del suo assistito: “Ciro è totalmente concentrato sull’Europeo, è un momento importantissimo per la sua carriera, per tutta la Nazionale e i calciatori che fanno parte di questo gruppo. Quindi è assolutamente un momento positivo”. 

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“Per quanto riguarda altro, dico io che le critiche sono totalmente ingiuste. Immobile ha dimostrato in questi anni, numeri alla mano, di essere il più grande centravanti italiano. Come ha detto Mancini l’altro giorno, è ancora Scarpa d’Oro, considerato che il titolo di quest’anno non è stata ancora consegnato. Mettere in discussione un attaccante come lui è per quelli che non capiscono di calcio, a mio avviso. Sento tirare fuori nomi di attaccanti del passato che in tutta la carriera avranno fatto un quinto dei gol che ha fatto Ciro e trovo la cosa ormai stucchevole.

Italia, critiche a Immobile: “E’ al vertice degli italiani nel suo ruolo, critiche stucchevoli”

Immobile e Mancini Euro2020
Ciro Immobile e Roberto Mancini ©Getty images

Ciro non ha più bisogno di dimostrare niente, ha già dimostrato in tutta la sua carriera ed è oggettivamente al vertice di tutti i giocatori italiani del ruolo negli ultimi anni. Mi arrabbio perché se fa due gol a partita va tutto bene e nessuno lo esalta, mentre se non riesce a buttarla dentro diventa il problema della Nazionale perché questo è ciò che leggiamo ormai da anni. Quando leggo dei giornalisti che tirano fuori attaccanti che hanno fatto 30-40 gol in carriera e che vengono riportati a galla come se fossero coloro che migliorerebbero le prestazioni dell’Italia, penso che ci sia qualcuno che non è in buona fede quando scrive e quindi mi sono un po’ agitato”.

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“Anche i dati delle prestazioni di squadra, tra cui quelli dell’ultima partita, dicono che Ciro per impegno, che significa rincorrere l’avversario e andare a fare la guerra dappertutto per il campo, dimostrano che le sue sono ottime prestazioni. Poi l’Italia è fatta di 60 milioni di commissari tecnici, ognuno esprime il proprio pensiero e si aspetta da un attaccante un gol, ma non si può segnare sempre. Bisogna valutare la prestazione di un attaccante in determinati momenti e abbiamo visto che l’Italia ha sofferto contro la Spagna, poi ha portato a casa il risultato con grande determinazione e carattere di tutti, Ciro compreso”.

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