Pogba, la Juve cambia strategia: questione di soldi

Rescissione del contratto di Paul Pogba: i dirigenti della Juventus cambiano strategia. Tutto ruota attorno al ‘vil denaro’

Pogba sì o Pogba no. La Juventus sfoglia la margherita in attesa del 5 ottobre, giorno cerchiato in rosso nel calendario della ‘Vecchia Signora’ e del ‘Polpo’ francese.

Pogba Juve cambio strategia
Pogba. cambio di strategia della Juve: tutto ruota attorno al ‘vil denaro’ (LaPresse)-calciomercatonews.com

In quella data, infatti, sono in programma le controanalisi richieste dal centrocampista bianconero dopo essere risultato positivo a controllo antidoping al termine del match contro l’Udinese lo scorso 20 agosto.

Con la spada di Damocle di una pesante squalifica (da 2 a 4 anni) che pende sul suo capo il futuro bianconero dell’ex Red Devils è fortemente in bilico.

A meno di clamorosi colpi di scena, anche le analisi del campione B dovrebbero confermare la positività di Pogba il quale, come detto, andrebbe incontro a una pesante squalifica.

Un lungo stop che avrebbe ripercussioni sulla sua permanenza alla ‘Continassa’, con la dirigenza bianconera che avvierebbe l’iter per rescindere il suo oneroso contratto (con i bonus poco più di 10 milioni di euro all’anno netti).

Pogba, la Juve cambia strategia: licenziarlo le costa di più

Soldi, soldi, maledetti soldi. Nella vita come nel calcio tutto ruota attorno al ‘vil denaro’. E così la decisione del club bianconero di rescindere il contratto del ‘Polpo’ in caso di squalifica di quest’ultimo ha motivazioni soprattutto di carattere economico.

Pogba licenziamento costa di più
Pogba, alla Juve conviene tenerlo (LaPresse)-calciomercatonews.com

La Juventus, dopo anni di spese pazze durante la gestione dell’ex Presidente Andrea Agnelli, non può permettersi il lusso di tenere sul proprio libro paga un giocatore indisponibile per chissà quanto tempo e che guadagna una montagna di soldi.

No, i tempi delle vacche bianconere sono finiti. Anche la ‘Vecchia Signora’, nobile decaduta, è alle prese con i proverbiali ‘conti della serva’. E proprio facendo due conti i dirigenti juventini hanno fatto un’amara scoperta: licenziare Pogba costerebbe di più che rispettare la naturale scadenza del suo contratto.

In pratica, rescindendo il contratto dell’ex Red Devils, la Juventus non godrebbe più dei benefici fiscali garantiti dal c.d. ‘Decreto Crescita’ , il che comporterebbe per i bianconeri la sgradevole conseguenza di dover versare all’erario la differenza tra quanto hanno pagato e quanto avrebbero dovuto pagare senza lo ‘sconto’ garantito dal ‘Decreto Crescita’.

Dunque, a conti fatti, al club bianconero conviene molto di più tenere il ‘Polpo’ corrispondendogli il minimo sindacale: 42.477 euro lordi l’anno che al netto equivalgono a circa duemila euro al mese, poco più di quanto guadagna un impiegato o un quadro aziendale. Tempi grami non solo per la ‘Vecchia Signora’ ma anche per le sue stelle ‘appannate’.

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