Brasile 2014, il gruppo E ai raggi X: Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras

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MONDIALI 2014 GRUPPO E – Alla Francia è toccato uno dei gironi più agevoli dell’intera competizione. I Galletti sono i favoriti in un gruppo composto poi da Svizzera, Ecuador ed Honduras: attenzione agli elvetici che hanno una rosa ricca di giocatori interessanti – anche in chiave calciomercato – a cominciare dal terzetto partenopeo Inler, Behrami e Dzemaili.

SVIZZERA

Il girone è piuttosto equilibrato e ad eccezione della Francia non ci dovrebbero essere grandi ostacoli per la Nazionale svizzera: c’è la possibilità concreta di qualificarsi almeno come seconda ed accedere agli ottavi di finale. Gli elvetici sono una squadra da prendere con le molle: a Sud Africa 2010 furono gli unici a sconfiggere la Spagna nella fase a gruppi anche se poi tornarono presto a casa con l’amaro in bocca a causa di un passaggio del turno bruciato contro l’Honduras in uno scialbo 0-0. Il c.t Hitzfeld può contare su giocatori esperti e rinomati in ogni reparto del campo a cominciare dall’esperto portiere Benaglio (Wolfsburg) e dalla coppia di centrali Djourou (Amburgo)-Senderos (Valencia ma ex Milan). Sulla corsia destra c’è spazio per l’arrembante Lichtsteiner (Juventus): c’è ansia per la freccia bianconera che nell’amichevole pre Mondiale contro il Perù ha riportato alcuni problemi fisici. La diga di centrocampo passa dalla grinta di Bherami ed Inler (Napoli) due che non hanno bisogno di troppe presentazioni: in panchina scalpita Dzemaili (Napoli). Il gioiello è Shaqiri, centrocampista classe ’91 del Bayern Monaco che ha già fatto vedere grandi cose: accanto al ragazzo non devono passare inosservati Barnetta (veterano che milita nell’Eintracht Francoforte) e Xhaka (Borussia Moenchengladbach). In attacco via libera all’ex Fiorentina Seferovic (Real Sociedad). La Svizzera può ambire tranquillamente al passaggio del turno e, perché no, giocarsi il comando con la Francia.

FRANCIA

Dopo le ultime cocenti delusioni in campo internazionale e gli screzi di Sud Africa 2010, Deschamps, c.t dal 2012, non ha più scusanti: la Francia deve tornare a vincere o per lo meno ha l’imperativo di convincere in positivo critica ed opinione pubblica. La rosa conta su pezzi da novanta a cominciare da Ribery (Bayern Monaco) e Benzema (Real Madrid): il primo è stato sdoganato da Cristiano Ronaldo nella caccia al Pallone d’Oro mentre il secondo ha vissuto una buona stagione impreziosita dalla conquista della Champions League. Nasri resta a casa ma a centrocampo i Galletti possono contare su un Pogba in forma super dopo due campionati straordinari con la maglia della Juventus: sarà lui il nuovo gioiellino della squadra. L’esperienza non manca in una squadra che per conformazione assomiglia all’Inghilterra: mix di gioventù e senatori. Ai vari Lloris (Tottenham), Evra (Manchester United), Sagna (Arsenal), Sissoko (Newcastle), Giroud (Arsenal) è affiancata la freschezza di Griezmann (Real Sociedad), Digne (Psg), Mangala (Porto) e Varane (Real Madrid). Una volta superato il girone, negli scontri diretti può dire la sua contro (quasi) chiunque. Brasile 2014 può essere il trampolino di lancio verso un nuovo ciclo.

ECUADOR

Le ambizioni del c.t Rueda si scontrano con la realtà delle cose: la squadra non può affidarsi ad elementi di spicco e le possibilità di superare il girone sono ridotte al lumicino. La Svizzera è una Nazionale sulla carta migliore ma il clima brasiliano potrebbe agevolare gli ecuadoregni in una competizione giocata a temperature proibitive per gli standard europei. L’unica personalità di rilievo è Valencia, velocissima ala del Manchester United. In teoria la difesa è solida (nelle qualificazioni mondiali ha subito solo una rete in meno rispetto alla ben più quotata argentina) ma saprà ripetersi anche in Brasile? Intanto l’Ecuador è riuscito a qualificarsi a Brasile 2014 a scapito dell’Uruguay: che si tratti di un episodio fortuito o meno lo scopriremo tra pochi giorni.

HONDURAS

Finita l’era di Suazo, l’Honduras riparte da una schiera di giocatori semi sconosciuti agli occhi della maggior parte della platea mondiale. Qualche elemento di spicco c’è nella rosa convocata da Suarez ma i giocatori di un certo livello si contano sulle dita di una mano. In difesa Figueroa (Hull City), Garcia (Wigan) e Izaguirre (Celtic) possono dire la loro. A centrocampo troviamo Espinoza (Wigan), uno delle personalità più rappresentative della squadra, e Palacios (Stoke). In attacco manca un goleador di razza in grado di esprimersi in un palcoscenico come il Mondiale: Costly (Real Espana) e Bengston (New England Revolution) non possono rappresentare garanzie. Al 99,9% terminerà ultima nel girone senza lasciare traccia: presente a Brasile 2014 soltanto per fare numero?

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