Calciopoli, Moggi porta nuove prove contro Facchetti in tv!

CALCIOPOLI – A Matrix è andato in scena il processo Calciopoli. Nella puntata di ieri sera del noto programma di intrattenimento ospiti speciali Luciano Moggi e una parte del suo entourage, precisamente l’avvocato Prioreschi e lo “sbobinatore” Nicola Penta. Durante la trasmissione emerge una nuova interessante telefonata non facente parte delle ormai note 74 intercettazioni di cui è stata chiesta la trascrizione. Siamo all’11 maggio 2005 e l’ex designatore Paolo Bergamo chiama l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti. Il numero uno nerazzurro parla di Bertini, l’arbitro designato, citando il suo ruolino di marcia con i milanesi: «4 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte». Bergamo: «Facciamo 5-4-4». Facchetti: «Diglielo che è determinante domani». Bergamo: «Dici te, una la smuove, ma deve smuovere quella che comincia con V». Facchetti: «Quella giusta». L’ex designatore chiede inoltre a Facchetti se vi siano controindicazioni nell’inserire in griglia un debuttante per la gara dell’Inter della domenica successiva e il patron nerazzurro non pone alcuna opposizione. Durante la trasmissione emerge anche una novità riguardante le famigerate schede svizzere. Fino a ieri sera le schede erano state consegnate (una), solo a Bergamo ma in realtà sembra che la situazione sia diversa: «Ho fornito due schede ai designatori Bergamo e Pairetto – ammette Luciano Moggi – me le hanno chieste loro, io ne avevo due in più e le ho date. Non può essere un problema mio, al massimo è loro». C’è anche tempo per un attacco al Milan e a Meani: «Perché Collina – si interroga Moggi – gli diceva di voler parlare con i suoi dirigenti nel suo ristorante? E perché (Meani) me lo sono ritrovato a parlare sempre con Collina e con la terna arbitrale prima della Supercoppa italiana a New York?».

Fonte:  Gazzetta dello Sport

La redazione di www.calciomercatonews.com

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