Juventus-Parma, Del Piero sul cambio: “Ci sono rimasto un po’ male”

JUVENTUS PARMA DEL PIERO CAMBIO – La partita del capitano è durata giusto mezz’ora. Poi Del Neri lo ha richiamato in panchina per inserire Pepe: con la Juve in inferiorità numerica, « mica potevo chiedergli di fare l’esterno – ha poi spiegato il tecnico -Almeno io la vedo così» . Il diretto interessato abbozza ma non approva del tutto: «Lo dico senza polemica, ma ci sono rimasto un po’ male. Mi stavo adattando a quello che l’allenatore mi aveva chiesto, allargandomi sulla fascia e credo che fino a quel momento la squadra non avesse sofferto. Non contesto nulla,dico solo quello che penso. Avrei potuto continuare ancora per un po’: il mio recente stop è stato di lieve entità, non era insomma un problema di autonomia» .Scelta tecnico- tattica di Del Neri e stop, insomma. Con un mezzo sorriso sulle labbra che stempera comunque ogni tipo di tensione: resta l’arrabbiatura per la sconfitta e per il modo in cui è maturata: «Avevamo preparato la gara in modo diverso, ma l’episodio dell’espulsione e tante ingenuità ci hanno affossato. Non abbiamo reagito in dieci, cosa che spesso è stata una nostra caratteristicavincente.Peccato» .

PARMA- Meriti vanno però concessi anche al Parma, «squadra che ha tanta qualità e che ha giocato con grande personalità. Ci hanno nascosto la palla e punito le nostre ingenuità. Adesso dobbiamo essere bravi a non vedere tutto nero, anche se il rischio c’è. Invece bisogna azzerare subito la giornata e pensare di andare a Napoli a riprenderci i punti persi oggi. Certo, pensando al futuro, sarebbe importante che Quagliarella non avesse nulla di troppo grave: speriamo in bene, ma anche il suo infortunio non può essere usato come alibi né per oggi né per i prossimi impegni. Rimbocchiamoci le maniche enon deprimiamoci» .«Meglio scendere subito in campo tra tre giorni- rilancia Legrottaglie -altrimenti avremmo passato una settimanaa leccarci le ferite. Così, invece, avremo subito l’occasione per rifarci. E’ stata una giornata storta diquelle che possono capitare» .

Fonte: Il Corriere dello Sport

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