Calciomercato Juventus, che periodaccio: la rosa vale ben 36 milioni di euro in meno

CALCIOMERCATO JUVENTUS SVALUTAZIONE – L’effetto crisi fa crollare il borsino Juve. Non c’entra Piazza Affari, dove per altro il titolo bianconero è sceso parecchio nel corso delle ultime settimane, perché le azioni in picchiata sono quelle della rosa di Del Neri, partita a inizio campionato con un valore “virtuale” dato dalle valutazioni di mercato e arrivata a due mesi dalla fine della stagione con oltre 35 milioni in meno. Perché stagioni come questa lasciano il segno anche nel giudizio che il mercato, inevitabilmente, assegna ai singoli. Insomma, le sconfitte, le brutte partite e soprattutto l’involuzione di cui stanno soffrendo alcuni giocatori della rosa bianconera abbassano il valore del loro cartellino.

SEMPRE LUI Pensare subito a Jorge Martinez sarà ingeneroso, considerati travagli fisici dell’uruguaiano, ma inevitabile. I 12 milioni pagati al Catania, difficilmente si incasserebbero se il giocatore venisse messo in vendita la prossima estate.Ridimensionato il valore tecnico del giocatore, dopo l’impatto con una grande squadra, viene ridimensionato anche il valore economico: chi spenderebbe più di cinque milioni di euro per lui ora? Il che non vuol dire che quello sia il reale valore del giocatore, ma che quando si va a vendere, di solito chi compra ha negli occhi l’ultima stagione.

BALUARDO E l’ultima stagione della Juventus sta trascinando nel gorgo anche insospettabili come Giorgio Chiellini, l’ultimo baluardo a crollare, ma ultimamente pure lui poco riconoscibile.Per lui, lo scorso luglio, era arrivata un’offerta di 25 milioni di euro firmata dal Real. Ora è assai probabile che se Mourinho lo volesse ancora, i dirigenti spagnoli la prendano un po’ più bassa e offrano 20. Lo stesso discorso vale per Vincenzo Iaquinta, pure lui protagonista di una stagione difficilissima per i problemi fisici, fattore che crudelmente incide sulla valutazione di un giocatore.

PLUS Certo in questo contesto sarebbe ingiusto non segnalare le operazioni che portano il segno inverso.Uno come Sorensen, per esempio, costerà alla Juventus meno di mezzo milione e con oltre dieci presenze in Serie A, oggi come oggi ne vale almeno due e mezzo. E lo stesso discorso si può fare per Barzagli: sicuramente una scommessa vinta. Mentre i “titoli” di Buffon, Krasic e Marchisio hanno tenuto pure nella bufera.

FIDUCIA D’altra parte, ci sono poi giocatori la cui valutazione estiva, alla luce della deludente stagione bianconera, può apparire eccessiva: difficile trovare un acquirente che offra gli stessi 15 milioni spesi per Bonucci, le cui prospettive rimangono comunque brillanti. Tant’è che, almeno in questo caso, Marotta non si preoccupa: non c’è nessuna intenzione di cedere Bonucci, che continua ad avere la totale fiducia della società (e – per inciso – a 23 anni la merita).Ma il discorso si fa più delicato per giocatore che sono finiti nella lista delle cessioni.

MINUS Uno come Felipe Melo metterà in crisi Aldo Mazzia, il nuovo direttore finanziario bianconero: perché se la Juventus lo dovesse vendere il rischio di dolorosa minusvalenza è alto. E più in generale, l’abbassamento del valore della rosa, assegna agli uomini mercato bianconero pedine di scambio depotenziate per eventuali baratti. Il che non è il massimo della vita, considerando che il pessimo cammino in campionato sta privando (ho forse sarebbe meglio dire ha privato) la Juventus dei soldi della Champions League: 20/25 milioni di euro che farebbero molto comodo a un bilancio che chiuderà con un passivo di 60 milioni e necessiterà di essere ripianato.

Fonte: Tuttosport

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