Inter-Roma, voti e pagelle Corriere dello Sport

INTER

6,5 Sneijder – Stavolta non fa né l’attac­cante esterno, né il trequar­tista, ma anche da mezz’ala, ruolo che non esalta le sue caratteristiche, dimostra di avere in pugno l’Inter. Gioca molti palloni e accende il gioco con aperture e passag­gi che gli altri non ‘vedono’. Prova anche la conclusione fallendo di poco il gol.

6,5 Julio Cesar – Impegnato più con i piedi che con le mani perché i compagni lo chiamano in causa (troppo) spesso con retropassaggi. Nella ripresa salva in uscita su Osvaldo e sulle palle alte non tradisce.

6 Lucio – Mette ko Stekelen­burg non tirando indietro il piede sull’uscita bassa del portiere. Limita Osvaldo an­che se lo fa senza brillare. Esce palla al piede, ma si di­mentica troppo spesso di passarla in fretta ai compa­gni.

6 Nagatomo – Di certo non gli mancano corsa e volontà, ma come precisione non ci siamo. All’inizio qualche er­rore di troppo e pochi uno contro uno che potrebbero mettere in difficoltà Taddei. Con l’ingresso di Jonathan va a sinistra.

6 Cambiasso – Accorcia su Totti quando il capitano giallorosso arretra e cerca di limitare il palleggio della Roma. Spesso costretto al fallo dagli avversari che ar­rivano più veloci.

6 Zarate – Mostra personalità e intraprendenza come gli aveva chiesto Gasperini pri­ma di buttarlo nella mi­schia. Da unica punta, però, gioca troppo largo.

5,5 Milito – I suoi movimenti in profondità non sempre sono premiati e di palloni ne tocca pochi, ma in avanti è un punto di riferimento im­portante. Fallisce di testa l’1-0.

5,5 Zanetti – Raggiunge Ber­gomi a quota 756 partite con l’Inter. Incrocia Pjanic e, do­po un inizio più guardingo, si inserisce con continuità. Nella ripresa torna sentinel­la senza licenza offensiva.

5,5 Samuel – Al centro della difesa, di testa respinge un paio di cross pericolosi, ma senza dare l’impressione di sicurezza che dava prima dell’infortunio dello scorso anno.

5,5 Ranocchia – Contro Borini parte deciso, ma con il pas­sare dei minuti lo soffre di più e se lo vede sbucare più volte alle spalle. Distante dagli standard del passato.

5,5 Forlan – Dialoga molto con Milito e non ha problemi an­che ad arretrare di qualche metro per trovare gli spazi giusti. Cala alla distanza.

5,5 Jonathan – Più che gli av­versari è il paragone con Maicon a metterlo in diffi­coltà. Qualche inserimento non concluso bene.

5 Gasperini (all.) – Cambia an­cora modulo. Stavolta non perde, ma il cambio finale ( Muntari per Taddei, con Pazzini in panchina…) la­scia perplessi Moratti e i ti­fosi.

4,5 Obi – Ha spazio a si­nistra e non sem­pre lo sfrutta per attaccare Perrotta. Corre molto, ma va in difficoltà nei cross e

ROMA

7 De Rossi – Protegge la di­fesa e innesca Osvaldo nella prima occasione per la Roma. Gioca per due, in di­fesa e in mezzo al campo, con personalità. Chiude tut­ti gli spazi, la squadra si compatta intorno a lui

7 Taddei – Non pensava di gio­care, intepreta il ruolo di esterno basso con dinami­smo e qualità, senza fermar­si mai.

6,5 Pizarro – Con il possesso palla ci va a nozze, può esse­re molto utile a questa squa­dra. Nasconde il pallone, ma a volte lo tiene troppo tra i piedi. Si incasina e succede che lo consegni sui piedi di Milito nell’area di rigore giallorossa. Dopo un’ora la­scia il posto a Gago.

6,5 Kjaer – All’esordio in gial­lorosso, nei disimpegni non è il massimo, ma dietro sbroglia un paio di situazio­ni di pericolo e nel finale sal­va su tiro di Sneijder.

6,5 Luis Enrique (all.) – Mette in campo una formazione spre­giudicata, con due soli difen­sori di ruolo. Ma in casa del­l’Inter è la Roma a fare par­tita, dimostrando di avere una precisa idea di gioco. Il problema è sempre quello di tirare poco in porta.

6 Totti – All’inizio sbaglia di­verse giocate, ma Luis Enri­que lo applaude per la sua dedizione al pressing. Soffre la marcatura a uomo di Cambiasso. In apertura di ripresa mette Osvaldo da­vanti al portiere. Non ha mai rincorso così gli avversari, neanche a vent’anni.

6 Stekelenburg – Dopo un quarto d’ora si infortuna gravemente, colpito alla te­sta con lo scarpino da Lucio. Lascia il campo in barella. L’uscita era stata eccellente per tempismo e coraggio.

6 Lobont – Entra e dopo pochi minuti una incomprensione con De Rossi potrebbe co­stare cara. Non deve com­piere grandi interventi, ma quando occorre si fa trovare pronto, con uno stile non sempre esemplare.

6 Perrotta – Retrocesso terzi­no, gli capitò con Lippi al Mondiale vinto per uno scorcio di partita contro gli Stati Uniti. Si adatta con grande senso tattico.

6 Burdisso – Concede poco a Milito e Forlan.

6 Gago – Entra bene in parti­ta, ma perde qualche pallo­ne.

6 Borini – Lotta senza paura, rientra, prova il tiro ma è troppo centrale. Scelta az­zardata di Luis Enrique, troppo acerbo per l’esordio alla Scala del calcio. Toglie un pallone dai piedi di Totti, ma si batte come un danna­to.

5,5 Pjanic – Un po’ leggerino, lascia intravedere le sue qualità solo a sprazzi.

5 Osvaldo – Ha la prima oc­casione da gol, ma deci­de per il tiro invece di met­tere il pallone in mezzo. Sul­la conclusione ravvicinata in avvio di ripresa Julio Cesar in uscita gli nega il gol. Si ve­de poco.

L’arbitro

6 Mazzoleni – Lascia giocare molto, le due squadre lo aiu­tano, commettendo pochi falli

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