Champions League, Napoli-Villarreal: le pagelle del Corriere dello Sport


CHAMPIONS LEAGUE VOTI PAGELLE NAPOLI VILLARREAL – Voti altissimi per il Napoli dopo la vittoria contro il Villarreal. Il Corriere dello Sport premia Lavezzi e Mazzarri con due 8 e non assegna a nessun giocatore partenopeo meno di 7.

Napoli

8 Lavezzi – E’ la sua sera­ta. Se lo sentiva: l’as­sist al bacio per Hamsik in occasione del gol; lo scatto bruciante che ha costretto Gonzalo a pro­vocare il rigore; i ripiega­menti fino al centrocam­po per poi ripartire più veloce della luce. Esce al coro di “Pocho- Pocho” dell’intero stadio

8 Mazzarri ( all.) – Presenta un Napoli aggressivo, to­nico, spumeggiante. Indo­vinata la mossa di partire con Hamsik da regista of­fensivo. Cambia subito at­teggiamento tattico quan­do l’avversario inserisce Camunas. La squadra sa stringere anche i denti nel finale.

7,5 Gargano – Incontenibile, irrefrenabile, come una zanzara, va a pungere l’avversario in ogni zona del campo. Recupera pal­loni a volontà, aziona il pressing come pochi. Una prestazione encomiabile.

7,5 Hamsik – Inizia da regi­sta offensivo. E nella nuo­va posizione crea più di un grattacapo alla difesa avversaria fino ad arriva­re al gol- capolavoro: chiusura a volo con il si­nistro. Poi si sposta sulla destra quando il Villarre­al cambia atteggiamento tattico.

7,5 Campagnaro – Tempesti­vo nelle chiusure, abile nell’uscire palla al piede dalla propria area, irre­prensibile in marcatura. Giganteggia nelle mi­schie ed anche negli anti­cipi.

7,5 Inler – Ecco il vero In­ler: combattivo, tenace, geometrico. Detta il gioco per i compagni e quando cè da tirare fuori i musco­li, non si tira indietro.

7 Cavani – Dopo il gol a Manchester, il bis con il Villarreal. Trasforma il rigore con la calma dei campioni. Con nove reti scavalca Canè nelle clas­sifica dei cannonieri del Napoli nelle coppe. Torna spesso per dare man for­te. Esce per infortunio.

7 De Sanctis – Non si lascia sorprendere da una con­clusione dalla distanza di Nilmar. Nè da una devia­zione aerea di Rossi ad inizio di ripresa. Sempre attento e reattrivo tra i pali.

7 Cannavaro – Nel primo tempo se la cava ricor­rendo anche alle maniere forti. Nella ripresa entra un pò in sofferenza nel­l’uno contro uno ma strin­ge i denti.

7 Aronica – Non si lascia condizionare dal giallo preso in avvio, tantomeno da Pepito Rossi o da Nil­mar. Si produce anche in un paio di allunghi prege­voli quanto provvidenzia­li.

7 Zuniga – Partecipa inizial­mente alla fase attiva im­pegnando non poco Cata­là; poi s’abbassa quando entra Camunas dedican­dosi prevalentemente alla fase passiva.

7 Dossena – La sua azio­ne sulla sinistra è co­stante quanto efficace. Cresce progressivamente nel proporsi in attacco ma si fa trovare sempre posi­zionato quando l’avversa­rio affonda dalle sue parti

Villarreal

6 Camunas – Va a risiste­mare il Villarreal ed infila in quel tema mono­corde un pizzico di vivaci­tà. Chiede il pallone, lo go­verna, ma scopre il deserto nei paraggi.

6 Diego Lopez – Il terribile si­nistro di Hamsik, il destro dal dischetto di Cavani: può far la sagoma, in quel tiro al bersaglio da fermo.

6 Musacchio – Osserva ( im­potente) i danni che combi­nano alla sua destra. Impo­ne il fisico a Cavani, spalla a spalla ad oltranza, nelle circostanze in cui serve.

5,5 Català – Rimane a far la guardia all’appezzamento, aspettando Zuniga in zona o andando sulle divagazio­ni laterali di Hamsik. Quando si sveglia, s’accor­ge che avrebbe anche cam­po e ci prova

5,5 De Guzman – Inizia ammi­rando le progressioni di Dossena, continua a soste­gno del tandem d’attacco, in un ibrido che non conce­de granché. Alla distanza, dimostra personalità.

5,5 Bruno – E’ il difensore ag­giunto in partenza, è il di­fensore centrale a rimesco­lamento in corsa: cerca In­ler in prima battuta, oppu­re Hamsik nella zona, e trova rogne.

5,5 Cani -Da sinistra a de­stra, da comparsa (su Zuni­ga) a protagonista del sot­tomarino: ha nelle corde l’esuberanza, la esprime con qualche tentativo che rimane accompagnato dal nulla altrui.

5,5 Rossi– Soffre la presen­za di Cannavaro nei parag­gi, soffre i raddoppi di Gar­gano, soffre per i dolorini a un ginocchio per un tempo e poi tenta di far soffrire il Napoli. Non era da lettiga, ma non era neppure Pepi­to.

5,5 Nilmar– I tentativi (vel­leitari) restano i suoi. E quando Cavani gli concede un assist, ha la testa tra le nuvole.

5 Zapata– Si piega su se stes­so e lascia ad Hamsik il pallone dell’ 1- 0. Poi è un frenetico danzare a cerca­re il pocho o Dossena, re­stando disorientato.

5 Garrido ( all.)– Le tracce del Villarreal si perdono in fretta. Ha il coraggio di uscire dallo schema classi­co, tenta il rombo, ma le variabili offensive sono po­chine davvero e a Mazzar­ri basta sistemarsi a quat­tro per ingabbiarlo.

4,5 Gonzalo Rodriguez– Esce per manifesta (e però inat­tesa) inferiorità. Lavezzi gli ruba quattro metri su cinque e gli strappa il rigo­re dalle gambe, troncando­ne poi le poche certezze.

4,5 Senna– Un tir ma con le gomme sgon­fie. E Gargano che gli infi­la i piedini negli pneumati­ci lo lascia sul posto, lo tra­volge, lo costringe al retro­passaggio che origina il ri­gore. Da interditore din­nanzi alla difesa può almeno nascondersi.

L’arbitro De Bleeckere ( Bel.) 6,5– Pec­catucci veniali: un giallo ri­sparmiato a Musacchio, qualche generosità. Ma è tutto sommato implacabile nelle valutazioni ed ha col­laboratori ispirati almeno quanto lui.

 

Paolo Bardelli – calciomercatonews.com

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