MORTE MOROSINI ABETE CAMPIONATO – Per una volta il buon senso ha prevalso su tutto. Giancarlo Abete, il presidente della Federazione, ha agito di pancia sospendendo tutti i campionati del weekend, dalla Serie A all’Interregionale. Le immagini terrificanti, le lacrime e le mani nei capelli di chi ha assistito alla morte di una vita di appena 25 anni hanno indotto i vertici dello sport a fermare lo spettacolo per le successive 48 ore. La decisione è stata presa in pochissimi minuti. Abete parla con Petrucci il quale riceve le telefonate di alcuni presidetni di serie A intenzionati a non giocare. Su tutti l’Udinese, proprietaria del cartellino del giocatore, intenzionata comunque a non scendere in campo contro l’Inter, anche a costo di perdere a tavolino. A giocare un ruolo fondamentale è stata la ferma volontà del sindacato dei calciatori di celebrare un weekend di lutto.
«È una tragedia che lascia impotenti e disarmati — le prime parole del presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi — un evento di questo tipo è inspiegabile. Ora prevalgono l’amarezza e lo sconforto, ci sarà tempo per approfondire, anche perché ci sarà un’autopsia. Lunedì (domani, ndr) avevamo in programma un’assemblea, che è stata rinviata, ma ci riuniremo per parlare di questa tragedia e delle problematiche connesse alla tutela dei giocatori, tema su cui comunque abbiamo già posto attenzione anche di recente con un convegno. La prevenzione del calcio d’élite italiano è da portare come esempio anche all’estero, non dobbiamo pensare che qualcosa stia funzionando male. Tuttavia decine di migliaia di ragazzi giocano nelle serie dilettantistiche con pochissimi controlli».
Per una volta tutti uniti, senza distinzione di colori o di tifoserie anche se qualcuno non ha condiviso tale scelta. «Saremmo stati percepiti come dei marziani. Qualcuno potrà non essere d’accordo – dice la Figc – ma preferiamo una critica per eccesso di rispetto piuttosto che per mancanza di rispetto».
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com