Morosini, il caso ambulanza: lì si parcheggia come si vuole

 

 

MOROSINI CASO AMBULANZA – Il ritardo nei soccorsi potrebbe essere stato fatale a Piermario Morosini. Oggi, come riporta La Gazzetta dello Sport, scattano due inchieste quella della magistratura, con l’autopsia sul corpo dello sfortunato giocatore del Livorno, e quella ordinata dal sindaco di Pescara per capire come, e perché, un’auto dei vigili urbani sbarrasse la strada all’ingresso dell’ambulanza. Sabato sera, con una riunione negli uffici dei vigili urbani, è inziata infatti l’indagine per individuare l’autore del parcheggio selvaggio. Stando alle prime indiscrezioni, il vigile avrebbe piazzato l’auto davanti l’autoambulanza a gara iniziata per raggiungere la stanza dei Gos (gruppo operativo stadio). E pur precipitandosi verso l’auto al momento del malore di Morosini è arrivato in netto ritardo. Secondo uno dei vigili: “C’erano anche altre macchine davanti ma sono state spostate in tempo, appartenevano tutte alle forze dell’ordine”. Anche il responsabile della sicurezza e degli steward, Recinella, conferma: “Da tempo segnalo che in quel posto tutti parcheggiano come gli pare”. Il sindaco di Pescara,  Luigi Albore Mascia che oggi avrà la relazione ha dichiarato che verranno presi provvedimenti verso chi ha sbagliato: “L’auto era lì per lavoro, non per diletto. Ma ciò non giustifica la leggerezza. Chi ha sbagliato, rischia da una sospensione al licenziamento, valuterò la gravità. Però, sabato pomeriggio, un bel po’ di cose non hanno funzionato. Per esempio non capisco come il responsabile dell’ambulanza non si fosse assicurato di avere strada libera in caso di necessità”.

Giacomo Novara – www.calciomercatonews.com

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